Questa virtuosa abitudine riduce sensibilmente il rischio di demenza: dovremmo farlo tutti

La demenza senile è una brutta condizione che affligge molte persone anziane. Ma secondo uno studio c’è un’abitudine che può ridurla.

La demenza senile è purtroppo un disturbo neurologico progressivo. Esso è caratterizzato da un deterioramento delle funzioni cognitive, tra cui memoria, pensiero, ragionamento, capacità di apprendimento, comprensione, giudizio e linguaggio. Questo deterioramento può interferire significativamente con la capacità di una persona di svolgere le attività quotidiane. Inoltre può portare a cambiamenti nel comportamento e nella personalità.

cos'è la demenza senile
La demenza senile è un disturbo che colpisce sempre più anziani – Arabonormannaunesco.it

Con il passare degli anni, la demenza diventa una minaccia sempre più pressante per la salute mentale degli anziani. La solitudine, purtroppo, è un compagno comune per molti anziani, soprattutto dopo la perdita del coniuge o l’allontanamento dei figli. Senza compagnia umana costante, possono verificarsi fenomeni di isolamento sociale che aumentano il rischio di demenza. Tuttavia, c’è un’abitudine che può aiutare. Secondo uno studio, colmare questa lacuna emotiva e fornire un sostegno sociale vitale è fondamentale per abbassare il rischio di demenza senile. E questo si può fare grazie agli animali.

Demenza senile: gli animali aiutano

Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Jama Network Open potrebbe aver scoperto un antidoto insolito ma efficace per la demenza: gli animali domestici. In particolare, sembra che vivere con un cane possa ridurre significativamente il rischio di deterioramento cognitivo, soprattutto per coloro che vivono da soli. La ricerca ha rivelato che gli adulti di età superiore ai cinquanta anni che condividono la propria casa con un animale domestico, in particolare un cane, mostrano un minor peggioramento della memoria verbale rispetto ai loro coetanei senza animali.

come possono aiutare gli animali
Gli animali domestici possono aiutare a ridurre il rischio di demenza senile – Arabonormannaunesco.it

Questa scoperta è di particolare rilevanza poiché la solitudine è stata identificata come una delle principali cause dell’aumento della demenza e del declino cognitivo negli anziani.

Ma perché gli animali domestici, e in particolare i cani, sembrano avere un impatto così positivo sulla salute mentale degli anziani? Secondo i ricercatori, c’è una serie di motivi dietro questo fenomeno. In primo luogo, la presenza di un animale domestico può fornire un senso di scopo e responsabilità, incoraggiando gli anziani a mantenere una routine quotidiana strutturata. Dal prendersi cura del proprio animale domestico al portarlo a fare una passeggiata quotidiana, queste attività possono aiutare a mantenere attive le funzioni cognitive.

In secondo luogo, gli animali domestici offrono un’opportunità di interazione sociale. I proprietari di cani, ad esempio, spesso si incontrano durante le passeggiate e i parchi canini, creando così nuove amicizie e connessioni sociali importanti per il benessere emotivo. Inoltre, gli animali domestici, con il loro affetto incondizionato, possono alleviare lo stress e l’ansia, fattori che possono contribuire al deterioramento cognitivo. Ma c’è di più. Uno studio condotto presso l’Università della British Columbia Okanagan ha dimostrato che interagire con cani da terapia può avere effetti positivi significativi sul benessere emotivo degli individui. Il tempo trascorso con questi cani ha dimostrato di ridurre lo stress, migliorare l’umore e aumentare i sentimenti di felicità e soddisfazione.

Insomma, considerando il crescente impatto della demenza sulla salute pubblica, integrare gli animali domestici nei programmi di assistenza agli anziani potrebbe essere una strategia preziosa per migliorare la qualità della vita degli anziani e ridurre il peso della demenza sulla società.

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