E’ una sindrome sempre più diffusa a cui bisogna prestare attenzione: ecco tutto ciò che devi sapere e come si manifesta.
Si tratta di un tema che sta spopolando sui social: da giorni possiamo leggere ovunque l’hashtag #eldestdaughtersyndrome, ovvero la Sindrome da Primogenita. Si stanno aprendo numerosi dibattiti a riguardo, e tutte le figlie che ne soffrono stanno raccontando la loro particolare esperienza. Si pensa che la posizione delle persone nell’ordine di nascita possa definire il carattere e dar vita a fenomeni che si riscontrano in tantissime persone.
Essere nata per prima viene paragonato ad uno “stage non retribuito”, pieno di aspettative e responsabilità che non si riescono a rispettare sempre, ma si diventa anche un punto di riferimento per i fratelli più piccoli, e non possono essere ammessi errori. Possiamo affermare con certezza che in tutto questo non c’è alcun fondamento scientifico.
Lo ha spiegato ai microfoni del New York Time la dottoressa Rodica Damian, psicologa della University of Houston. Molti studi su questo argomento (in particolare uno condotto nel 2015 e pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences), non hanno trovato alcuna correlazione tra posizione di nascita e caratteristiche della personalità.
Sindrome da primogenita: la teoria di Alfred Adler
I rapporti tra fratelli e sorelle possono però essere influenzati da modelli culturali del proprio Paese, come ad esempio tramandare l’attività di famiglia al primogenito e non agli altri. Questo potrebbe portare i genitori e gli altri figli ad avere un rapporto più conflittuale con il figlio più grande. Questo infatti in molte famiglie ha la responsabilità di prendersi cura dei fratelli più piccoli ed essere un buon esempio, anche se questo non garantisce che il fratello o la sorella più grande sia necessariamente più responsabile.
Non rispecchiare sempre le aspettative familiari potrebbe portare il primogenito ad avvertire senso di colpa per non essere in grado di mantenere la leadership, mentre i fratelli minori considerano questo comportamento come un eccessivo controllo. Interessante è anche uno studio degli anni ’90, perfezionato nel 2022 nei Paesi Bassi. Lo ha spiegato Scott Semenyna, lo psicologo della Stetson University, al network NPR. Più fratelli maggiori si hanno, e più c’è probabilità di provare attrazione per persone dello stesso sesso, anche se si tratta di percentuali molto basse.
Abbiamo perciò constatato che non esiste nessuna correlazione scientifica tra essere primogenita e la sindrome di cui stiamo parlando. E’ interessante però analizzare la teoria di Alfred Adler, psicanalista e psichiatra di fine ‘800. La psicoterapeuta EMDR Anna Rita Verardo ci invita a riflettere sul pensiero dello psichiatra, elaborato un secolo fa ma ancora molto attuale. Anche la dottoressa Verardo sostiene che non ci sia alcuna evidenza scientifica sulla maggiore responsabilità delle primogenite, ma che comunque in un modo o nell’altro si senta questo peso se si è nati per primi.
La psicoterapeuta ci spiega: “In particolare Adler sosteneva che i primogeniti (maschi e femmine) fossero inclini al perfezionismo e sentissero una vera e propria necessità di affermarsi. Adler aggiungeva che nei primogeniti potrebbe esserci una tendenza all’assumersi la responsabilità dei fratelli più piccoli. Tutto ciò può, ovviamente, tradursi in un fattore di rischio per i primogeniti“.
“Questo si traduce in genitori che dicono ai figli maggiori: Tu sei il più grande e devi portare il buon esempio“, continua la dott.ssa Verardo. Tale situazione si verifica anche nel caso in cui il primogenito è solo un bambino. Anche se queste parole vengono dette in maniera innocua, portano a lungo andare a far sentire fin troppo responsabili i fratelli maggiori nei confronti di quelli più piccoli.
Quando nasce un fratello più piccolo
Oltre il senso di responsabilità e di colpa, spesso i primogeniti si trovano a vivere una situazione scomoda, soprattutto quando sono ancora bambini e non hanno gli strumenti adatti per gestire le proprie emozioni ed esternarle nella maniera corretta. E’ sempre Anna Rita Verardo a fare una panoramica su questo argomento delicato, ma che riguarda molte famiglie in Italia e nel mondo.
“C’è un altro fattore di rischio nei primogenito, ossia la nascita di un fratello più piccolo, che può essere vissuta come una vera e propria minaccia al proprio territorio. […] Alcuni figli possono trovarsi ad assumere dei comportamenti iper-responsabilizzati per via di figure genitoriali che non sanno definire in modo netto i limiti e i confini“, spiega la psicologa.
Questo fenomeno si chiama “parentificazione”, o inversione di ruolo, e di solito avviene quando all’interno del nucleo familiare si verificano abusi sessuali nella madre, divorzio, malattie o dipendenze di uno o entrambi i genitori. “Quanto al fatto di essere la prima figlia, può essere che in una prospettiva patriarcale le primogenite abbiano ancora un carico di doveri maggiore rispetto ai primogeniti. Ma per fortuna questo genere di dinamica sta scomparendo, soppiantata da una reale parità”.
