Quali saranno gli eventi più importanti del 2024?

Il nuovo anno sarà caratterizzato da tantissimi eventi attesi in tutto il mondo. Vediamo quali saranno i più importanti

Il 2023 è terminato, e come tutti gli anni ha visto tantissimi cambiamenti e avvenimenti che hanno coinvolto e (in alcuni casi) sconvolto la vita e i pensieri di tutto il mondo. In un contesto di notevoli sconvolgimenti nelle dinamiche delle relazioni internazionali, anche il 2024 si configura come un anno ricco di iniziative e avvenimenti di portata globale. Nel corso dell’anno, però, ci saranno anche eventi attesissimi da tantissime persone. Vediamo, quindi, tutti gli eventi più importanti che avverranno nell’anno appena cominciato.

Dalle Olimpiadi di Parigi fino alla più grande esercitazione Nato dal 1989, ecco tutti gli avvenimenti da segnare sul calendario nel 2024

Oltre alle significative consultazioni elettorali in varie parti del globo (dall’Unione europea agli Stati Uniti, passando per Russia, India, Iran e Taiwan), il 2024 assisterà a tantissimi eventi significativi, come la già accaduta (il primo gennaio) dissoluzione dell’Artsakh, conosciuto anche come Nagorno Karabakh. Nel corso del 2024, si terrà anche la più imponente esercitazione militare della NATO dall’abbattimento del Muro di Berlino e l’Italia assumerà la presidenza del G7. Inoltre, le Nazioni Unite organizzeranno il primo “Summit for the future“, durante il quale si discuterà su come affrontare le crisi e le emergenze globali più urgenti. Non mancheranno eventi sportivi di grande rilievo, come le Olimpiadi di Parigi e gli Europei di calcio in Germania. Mentre accogliamo il nuovo anno, ecco gli eventi internazionali più rilevanti del 2024.

Olimpiadi di Parigi

La fiaccola olimpica dovrebbe giungere al porto di Marsiglia l’8 maggio 2024. Successivamente, il simbolo dei Giochi si dirigerà verso la capitale francese, pronta ad accogliere l’evento sportivo dal 26 luglio all’11 agosto. Secondo quanto riportato da Rainews, gli atleti russi e bielorussi avranno la possibilità di partecipare ai giochi, ma non rappresenteranno i rispettivi paesi d’origine. Questi atleti potranno competere come “neutri”, senza bandiera o inno in caso di vittoria. L’agenzia Agi ha riferito le proteste di Mosca, che ha definito “discriminatorie” le condizioni stabilite dal Comitato Olimpico Internazionale. Dopo l’inclusione di arrampicata sportiva, surf e skateboard tra le nuove discipline olimpiche introdotte per i giochi di Tokyo 2020 (svoltisi nel 2021 a causa della pandemia da Covid-19), il nuovo sport ammesso alle Olimpiadi di Parigi sarà il breaking, noto anche come breakdance.

Olimpiadi a Parigi
Olimpiadi a Parigi | Pixabay @MartinaRigoli – Arabonormannaunesco.it

 

Gli europei di calcio

Il 14 giugno 2024, a Monaco di Baviera, Germania, iniziano gli Europei di calcio 2024. La partita inaugurale vedrà la nazionale ospitante sfidare la Scozia. Nella precedente edizione del torneo, tenutasi in undici città di diversi paesi nel 2021, gli azzurri di Roberto Mancini trionfarono a Londra contro l’Inghilterra. Attualmente, Luciano Spalletti guida la nazionale italiana dopo la vittoria dello scudetto con il Napoli nella stagione 2022/2023. L’esordio azzurro avverrà a Dortmund contro l’Albania, con Croazia e Spagna come avversari nella fase a gironi.

La conferenza Italia-Africa e il Piano Mattei

Tra il 28 e il 29 gennaio 2024, durante la conferenza Italia-Africa a Roma, è previsto che il governo italiano riveli la “cornice politica e le linee guida principali del Piano Mattei”. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha annunciato questa notizia a dicembre 2023 durante la Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori. Il Piano Mattei sarà, secondo Meloni, “una piattaforma programmatica aperta” sviluppata in collaborazione con le nazioni africane. Il governo ha dichiarato a metà novembre che il Piano si concentrerà su cultura, formazione, salute, agricoltura, energia, sviluppo economico e infrastrutture, oltre alla lotta al terrorismo e ai trafficanti di esseri umani. Tuttavia, al momento, le misure concrete proposte da Roma per la realizzazione di questa “piattaforma programmatica aperta” sono ancora poco chiare.

La presidenza italiana del G7

Il 2024 segnerà la presidenza italiana del G7 con Giorgia Meloni come capo del governo. La Meloni ha affermato che “Africa e migrazioni” saranno i temi centrali del mandato italiano, con una serie di iniziative programmato per tutto l’anno, guidate dai vari ministeri. Il momento culminante sarà il summit dei leader dei sette paesi più industrializzati del mondo (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti), previsto dal 13 al 15 giugno nella Puglia, presso il resort Borgo Egnazia nella Valle d’Itria. Secondo Meloni, la Puglia è stata scelta come location principale del summit poiché rappresenta “una terra simbolo dell’abbraccio tra Occidente e Oriente”. La presidenza italiana del G7 sarà incentrata anche sull’intelligenza artificiale, con i principi guida discussi a Roma dal 9 all’11 ottobre 2024, come annunciato da Alessio Butti, Sottosegretario di Stato con delega all’innovazione, nel novembre precedente durante la presentazione del Comitato per la strategia dell’intelligenza artificiale.

Il primo Summit for the future dell’Onu

In seguito agli eventi di portata mondiale che hanno destabilizzato l’equilibrio internazionale (Covid-19, guerra in Ucraina, conflitti nel Medio Oriente, questioni climatiche e sicurezza alimentare), le Nazioni Unite cercano di riacquistare autorità e affrontare le sfide globali. Il primo Summit for the Future, programmato per il 22 e 23 settembre 2024, mira a discutere su come l’organizzazione possa rafforzarsi per realizzare gli obiettivi dell’Agenda 2030 e degli Accordi di Parigi sul clima. L’iniziativa rappresenta “un’occasione per intraprendere una strada migliore” e si propone di accelerare gli sforzi per rispettare gli impegni internazionali esistenti, adottando misure concrete per affrontare le sfide e le opportunità emergenti. Al termine del summit, si prevede la redazione di un accordo comune denominato “Patto per il Futuro”.

Bandiera delle Nazioni Unite
Bandiera delle Nazioni Unite | Pixabay @diegograndi – Arabonormannaunesco.it

 

La Cop29 a Baku

Dopo il concludersi dell’edizione del 2023 a Dubai, l’11-22 novembre 2024 la prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop 29) si terrà a Baku, la capitale dell’Azerbaigian. Questa scelta è frutto di un lavoro diplomatico tra i partecipanti, in particolare tra i paesi dell’Unione Europea e la Russia. Considerando il recente conflitto tra l’Azerbaigian e i separatisti armeni dell’ex repubblica dell’Artsakh, la scelta di Baku è stata mediata per evitare tensioni. L’opposizione della Russia a organizzare la Cop29 in Ucraina e Bulgaria ha spinto l’UE a mediare e individuare Baku come sede, facilitato anche dalla riapertura del dialogo tra Azerbaijan e Armenia. Mentre l’Armenia si era candidata a ospitare la Cop29, l’avvio dei colloqui per normalizzare i rapporti tra i due paesi ha portato al ritiro della candidatura da parte di Erevan, aprendo definitivamente la strada all’organizzazione dell’importante conferenza sul clima.

La più grande esercitazione Nato dal 1989

41,000 militari e circa cinquanta navi da guerra, con l’aggiunta di velivoli militari, sono le risorse impegnate dall’Alleanza Atlantica (NATO) per la sua più ampia esercitazione dalla fine della Guerra fredda. Tra febbraio e marzo 2024, in occasione del suo 75esimo anniversario, la NATO dimostrerà la sua forza potenziale con l’esercitazione “Steadfast Defender” che si svolgerà in Germania, Polonia e nei paesi baltici. L’operazione mira a fornire una risposta militare a una potenziale aggressione russa contro uno degli Stati membri NATO. A inizio dicembre, il capo del Copasir tedesco Roderich Kiesewetter ha lanciato l’allarme, sostenendo che Putin potrebbe essere pronto ad attaccare un Paese NATO entro cinque o otto anni. L’ipotesi non è un attacco convenzionale, ma piuttosto la possibilità di organizzare gruppi di filorussi all’interno dei paesi baltici per destabilizzare i governi, seguendo il modello del Donbass nel 2014.

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