L’Opera di Roma si appresta a ospitare un evento di grande importanza con il debutto italiano di “Adriana Mater”, l’opera della compositrice finlandese Kaija Saariaho, sotto la direzione artistica del regista americano Peter Sellars. Le rappresentazioni si svolgeranno dal 9 al 16 ottobre 2023, offrendo un’opportunità imperdibile per gli amanti dell’opera e della cultura contemporanea.
Un’opera di grande attualità
“Adriana Mater” è un dramma in due atti e sette scene, con un libretto scritto dal noto giornalista e scrittore Amin Maalouf. Quest’opera affronta tematiche di grande profondità, offrendo uno sguardo intenso sulla maternità in un contesto di violenza e conflitto. La direzione musicale è affidata al direttore spagnolo Ernest Martínez Izquierdo, noto per il suo approccio dinamico alla musica, che arricchirà ulteriormente l’esperienza dell’opera.
Un cast di talento
Il cast di “Adriana Mater” è composto da artisti di grande prestigio:
- Fleur Barron nel ruolo della protagonista, Adriana.
- Axelle Fanyo interpreta Refka, la sorella di Adriana.
- Nicholas Phan veste i panni di Yonas, il figlio della protagonista.
- Christopher Purves interpreta Tsargo, il soldato responsabile della drammatica situazione di Adriana.
Il coro, diretto da Ciro Visco, aggiunge una dimensione collettiva all’opera, contribuendo a creare un’atmosfera di forte impatto emotivo.
La visione di Peter Sellars
Peter Sellars, regista di fama internazionale, ha una lunga amicizia con Kaija Saariaho, che ha influenzato la sua visione artistica. Sellars ha dichiarato: “Kaija ed io abbiamo condiviso un legame speciale. Spesso parlava del desiderio di scrivere un’opera su una madre, sottolineando che nella storia dell’opera non c’era mai stato un lavoro teatrale su questo tema scritto da una donna.” La collaborazione tra Saariaho e Sellars si traduce in un’opera che esplora la maternità in tutte le sue sfaccettature, dalla gioia alla sofferenza.
“Adriana Mater” è stata presentata per la prima volta a Parigi nel 2006 e ha ricevuto numerosi apprezzamenti per la sua originalità e carica emotiva. L’opera è ambientata in un contesto bellico, che non è solo uno sfondo narrativo, ma una forza motrice che influisce profondamente sulle vite dei personaggi. Adriana affronta una maternità derivante da una violenza fisica, accettando una gravidanza frutto dell’abuso subito, rappresentando una riflessione profonda sulla resilienza e sull’amore materno in situazioni di grande sofferenza.
Col passare del tempo, il figlio Yonas inizia a manifestare un’oscura irrequietezza, insinuando in Adriana il dubbio che il suo destino possa essere legato alle circostanze violente della sua nascita. Questo tema della maledizione generazionale e dell’eredità del trauma si intreccia con la narrazione, creando una tensione drammatica lungo l’intera opera.
La scenografia e i costumi, curati da Camille Assaf, insieme alle luci di Ben Zamora e al sound design di Timo Kurkikangas, contribuiscono a creare un’atmosfera immersiva e suggestiva, riflettendo il profondo significato dell’opera.
La prima di “Adriana Mater” all’Opera di Roma rappresenta un evento che celebrerà non solo il talento di Kaija Saariaho e la visione di Peter Sellars, ma offrirà anche l’opportunità di riflettere su temi di grande rilevanza sociale e culturale. Con quattro repliche programmate dopo la prima, il pubblico avrà l’opportunità di immergersi in questa esperienza unica, che promette di rimanere impressa nella memoria collettiva degli spettatori.