Penalizzazione pensioni: ufficializzata la stangata del Governo, quanto perdi

Brutta stangata in arrivo per chi si appresta ad andare in pensione: dal prossimo anno assegni mensili più bassi. Vediamo cosa succederà.

Le pensioni italiane sono tra le più basse in Europa ma diminuiranno ancora. La stangata del Governo è stata ufficializzata: dal prossimo anno gli assegni previdenziali diminuiranno d’importo. Il 2025 sarà un anno difficile per chi si appresta ad accedere alla pensione.

pensioni più basse nel 2025
Brutta stangata per chi andrà in pensione nel 2025/Arabonormannaunesco.it

Quando si parla di pensioni, i timori degli italiani aumentano. E, spesso, a ragion veduta. Il Governo di Giorgia Meloni sta lavorando alla prossima legge di Bilancio e, tra mille dubbi, una cosa è certa: l’Italia non potrà fare altro debito. Anzi: deve impegnarsi a ridurlo.

Come fare? La risposta è semplice: bisognerà fare qualche taglio. Alcune misure come il taglio del cuneo fiscale al 7% e al 6% per i redditi più bassi, potrebbero non essere riconfermate. Come potrebbero non essere riconfermate alcune misure di pensione anticipata. La più a rischio sembra essere Quota 103.

Le notizie peggiori, però, riguarderanno chi, nel 2025, si appresterà ad accedere alla pensione: gli assegni mensili, infatti, saranno più bassi per tutti, a prescindere dalla misura di pensionamento scelta.

Pensioni più basse nel 2025: ecco cosa cambierà

Chi può andare in pensione nel 2024 farebbe bene ad approfittarne e uscire immediatamente dal lavoro. Infatti dal prossimo anno l’importo degli assegni pensionistici sarà più basso per tutti. Vediamo tutto nei dettagli.

tagli sulle pensioni
Dal prossimo anno le pensioni saranno più basse/Arabonormannaunesco.it

Come tutti ben sappiamo, ogni due anni vi è un adeguamento dell’età pensionabile in base all’aspettativa di vita media. In pratica se l’aspettativa di vita aumenta, aumenta anche l’età pensionabile altrimenti la stabilità del sistema previdenziale viene messa a rischio e, ad un certo punto, le casse dell’Inps si svuoterebbero.

Ma a subire adeguamenti non è solo l’età pensionabile: vengono ritoccati anche i coefficienti di trasformazione. Per chi non lo sapesse, i coefficienti di trasformazione sono un fattore determinante per stabilire l’importo della pensione. Infatti, dal 1996 in avanti, l’importo delle pensioni viene calcolato con il sistema contributivo.

In pratica l’insieme dei contributi versati durante tutta la carriera lavorativa, viene moltiplicato per il coefficiente di trasformazione che aumenta con l’aumentare dell’età. Se, però, l’aspettativa della vita media aumenta, i coefficienti di trasformazione devono essere modificati in modo tale da rendere le pensioni più basse altrimenti, come già spiegato, i soldi dell’Inps non basteranno.

Ed è esattamente quello che accadrà nel 2025: i coefficienti di trasformazione verranno aggiornati in modo tale da rendere più basse le pensioni. Pertanto, a parità di età e di contributi versati, chi andrà in pensione nel 2025, riceverà un assegno mensile più basso di chi è andato in pensione nel 2024 o nel 2023.

Questo fa pensare che nei prossimi anni la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente: se l’aspettativa di vita continuerà a crescere, le pensioni continueranno, progressivamente, a diminuire d’importo.

Gestione cookie