Roma, 15 dicembre 2025 – Poco dopo le 11 di questa mattina, alla Camera dei Deputati, è stato presentato il primo censimento nazionale e mappatura delle Pro Loco italiane, un’iniziativa firmata da Unpli, l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia. Un progetto mai tentato prima, che punta a mettere insieme dati, mappe e schede dettagliate per disegnare una mappa precisa delle oltre 6.200 associazioni diffuse tra piccoli paesi, borghi e quartieri urbani. L’obiettivo? Offrire una fotografia reale e aggiornata del radicamento sociale e culturale delle Pro Loco in tutto il Paese.
Il cuore del progetto è chiaro e diretto: “dare un volto e un indirizzo digitale alle migliaia di volontari che animano il Paese ogni giorno”, ha spiegato il presidente di Unpli, Antonino La Spina, intervenuto nella sala stampa di Montecitorio. Da oggi la piattaforma è online sul sito ufficiale: una mappa interattiva che permette a chiunque di cercare informazioni aggiornate su ogni associazione, con dati anagrafici, attività principali e contatti.
Sono più di 6.200 le Pro Loco censite, dicono i promotori. La maggior parte – ben l’85% – si trova in Comuni sotto i 5.000 abitanti. Tutte le regioni sono coinvolte, ma la densità più alta spicca in Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna. Il database è nato da un lavoro certosino durato mesi: raccolta capillare dei dati attraverso registri pubblici, autocertificazioni e controlli diretti nelle sedi locali.
“Non si tratta solo di organizzare feste”, ha ricordato La Spina con decisione. Le Pro Loco sono custodi di tradizioni, punto di riferimento per il turismo locale e spesso impegnate anche in protezione civile durante le emergenze. Nel corso dell’ultimo anno hanno realizzato oltre 26mila eventi: manifestazioni enogastronomiche, mostre storiche, rievocazioni, laboratori per bambini e progetti nelle scuole.
Il peso sociale emerge anche nei numeri: “Abbiamo contato almeno 600mila volontari coinvolti, ognuno a modo suo”, ha aggiunto il vicepresidente Unpli, Stefano Romiti. Un esercito silenzioso che fa delle Pro Loco una colonna portante del terzo settore italiano. Il censimento non serve solo a mappare queste realtà ma vuole rafforzare il rapporto con enti locali e istituzioni.
Un altro punto chiave è la digitalizzazione dell’intero sistema. Ora tutte le informazioni sono accessibili pubblicamente in modo trasparente: basta consultare la mappa per trovare la Pro Loco più vicina, conoscere i suoi riferimenti o suggerire modifiche ai dati. “Uno strumento trasparente come non se ne vedevano da tempo”, commenta La Spina.
Sul fronte economico, secondo i numeri portati questa mattina alla Camera, le Pro Loco muovono un indotto importante soprattutto nei piccoli centri: circa 120 milioni di euro all’anno grazie a eventi e servizi turistici locali. Ma come sottolinea la segretaria generale Unpli, Cristina De Paoli, “la vera ricchezza sono i legami sociali”. Ogni festa sostiene botteghe artigiane e tradizioni spesso nascoste agli occhi.
Al tavolo è tornata anche la richiesta – da tempo attesa – di un riconoscimento ufficiale per le Pro Loco a livello nazionale. Tra i presenti in aula c’erano parlamentari come l’onorevole Lucia Bianchi (PD) e il deputato Marco Cattaneo (FdI), entrambi convinti sostenitori dell’iniziativa Unpli. “Bisogna proteggere questo patrimonio sociale”, ha detto Bianchi, parlando delle Pro Loco come “presidi fondamentali contro lo spopolamento dei borghi”. Cattaneo ha invece insistito sulla necessità di semplificare l’accesso ai fondi pubblici per queste realtà.
Le risposte sul campo non si sono fatte attendere: già nel pomeriggio sono arrivate decine di messaggi via social e mail. “Finalmente qualcuno ci mette in rete”, scrive un volontario della Pro Loco di Civitella Alfedena (AQ). Dalla Sicilia arriva invece la voce della presidente della Pro Loco di Noto: “Ora possiamo raccontarci meglio anche ai giovani”. Dal prossimo anno Unpli punta ad aggiornare il censimento ogni sei mesi e ad aggiungere nuove funzioni digitali.
In fondo – lo ha dimostrato bene questa giornata romana – questo progetto dà una spinta decisiva a conoscere davvero le radici associative italiane. Solo allora potremo capire fino in fondo quanto valgono le Pro Loco per le comunità: non solo nelle sagre o nel folklore estivo ma nella vita quotidiana di tante persone e territori sparsi lungo tutta Italia.
Roma, 15 dicembre 2025 – Il Ministero dell’Ambiente ha reso noto lunedì una nuova perimetrazione…
Trapani, 15 dicembre 2025 – In Sicilia, lungo la costa occidentale e quella sud-orientale, prendono…
Perugia, 15 dicembre 2025 – Da oggi arriva in edicola e online una nuova pubblicazione…
Palermo, 15 dicembre 2025 – Stamattina, nell’atrio del Policlinico Giaccone di Palermo, volontari e piccoli…
Palermo, 15 dicembre 2025 – Una mattina diversa dal solito, quella vissuta oggi dai bambini…
Caltanissetta, 15 dicembre 2025 – Un permesso di soggiorno provvisorio, rilasciato dalla Questura di Caltanissetta,…