Paolo Bonolis, da bambino il dramma che lo ha segnato per tutta la vita

In una lunga intervista il conduttore ha avuto modo di parlare della sua infanzia e della sua adolescenza. Non è stato semplice.

“Ho fatto i conti con questo problema da giovane, ho dovuto impegnarmi per superare questo disagio”, esordisce così Paolo Bonolis nell’intervista fiume concessa di recente. All’interno ha rievocato anche un periodo difficile che ha affrontato durante i primi anni di vita: “Cominciai ad avvertire questa difficoltà intorno ai sette anni ovvero quando iniziai a frequentare la scuola”.

Paolo Bonolis e il dramma che ha segnato la sua infanzia
Paolo Bonolis in tenera età ha dovuto affrontare un momento particolarmente difficile. La sua vita poi è cambiata – arabonormannaunesco.it (Fonte foto ANSA)

Crescere tormentato da un ostacolo apparentemente insormontabile non è stato facile, come ammette confessandosi a cuore aperto ai microfoni del settimanale DiPiù: “Alcuni coetanei poco sensibili mi prendevano in giro e scoppiavano a ridere. Fu mia madre a decidere di portarmi da un medico”. A salvarlo però fu in realtà un sacerdote: “Aveva già dato una mano, con successo, a un altro ragazzo con il mio stesso problema”.

Paolo Bonolis e la balbuzie: “Così ho sconfitto il mio disagio”

Non tutti i suoi fan, forse, sono a conoscenza del fatto che Paolo Bonolis fino all’adolescenza ha sofferto di balbuzie. Difficile da credere, considerando come riesca a sciorinare frasi lunghissime a velocità impressionanti davanti alle telecamere. La sua abilità è frutto di un percorso di ‘guarigione’ intrapreso grazie a un sacerdote: “Aveva organizzato una piccola commedia, coinvolgendo tutti gli alunni. Mi chiese di partecipare, nonostante il mio scetticismo, e  mi confidò che lui si intendeva proprio di balbuzie”.

Paolo Bonolis, come ha sconfitto la balbuzie
Il conduttore Paolo Bonolis, 62 anni, da giovane ha sconfitto la balbuzie grazie all’aiuto di un sacerdote – arabonormannaunesco.it (Fonte foto ANSA)

Il presentatore ricorda ancora a memoria il consiglio che ricevette: “Mi disse: ‘Nella tua testa si muovono troppi concetti che sgomitano tra loro per diventare parole. Mentre stai per dire una cosa, ne pensi già un’altra e ti inceppi”. Così decise di affrontare il palco, senza troppa paura. Furono settimane di studio: “Cominciai a ripetere, a recitare la parte di fronte al sacerdote. Di volta in volta mi sentivo sempre più sicuro di me: mi sembrava incredibile”.

E infine il debutto trionfale, nessuna sbavatura: “Avevo paura, sì, ma ero anche fiducioso. Quando toccò a me sciorinai le mie battute senza nessuna esitazione, senza balbettare. Fu particolarmente emozionante. Capii che quella era stata la mia prima vittoria. La mia vita cambiò per sempre”.

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