Pandoro o Panettone per rispettare la dieta? Ecco quale scegliere per mantenere la linea

Se sei a dieta ma non vuoi rinunciare a una fetta di dolcezza per Natale, ecco cosa ti conviene scegliere tra Pandoro e Panettone

Team Pandoro o Team Panettone? O l’uno o l’altro. La sfida infinita fra i due dolci natalizi non si gioca solo sulla tavola a chi conquista più adepti, ma anche sulla bilancia e sulla scheda del nutrizionista. Perché a fare la differenza fra i due non sono solo le uvette e i canditi.

Panettone o Pandoro quale scegliere
La sfida fra Pandoro e Panettone è sempre aperta| Pexels – arabonormannaunesco.it

Per scegliere in modo consapevole tra questi due dolci così simbolici del Natale, bisogna andare oltre la confezione e scoprire quali sono i loro valori nutrizionali e i loro ingredienti. Infatti, pur essendo entrambi dei dolci lievitati piuttosto calorici e grassi, uno dei due vince la sfida del “più salutare”, scopriamo quale.

Sfida all’ultima caloria: chi ne ha di meno fra Pandoro e Panettone

Vi siete mai chiesti quante calorie effettivamente siano contenute nel Pandoro e nel Panettone? Sicuramente nessuno si aspetta che siano dei dolci particolarmente leggeri… ma scopriamo più nel dettaglio quante calorie contengono.

Cento grammi di Pandoro apportano al nostro corpo la bellezza di 360 calorie e contengono il 18-20% di grassi. Il Panettone, invece, contiene circa 320 calorie per centro grammi e “solo” il 10-12% di grassi. Ovviamente questi dati dipendono dal tipo di Pandoro e Panettone che acquistate, se prendete un Panettone glassato al cioccolato sicuramente i numeri che abbiamo appena visto schizzeranno alle stelle.

Perciò, tra questi due big delle feste, sembra proprio che il Panettone vinca di poco la sfida sulle calorie. Ma scopriamo meglio quali sono i valori nutrizionali dei due dolci e perché non bisogna abbondare con le fette.

Valori nutrizionali a confronto: Pandoro e Panettone

Il Panettone ha più carboidrati e fibre del Pandoro, che però supera il suo avversario a livello di grassi e colesterolo. In più, bisogna considerare che questi dolci tipici natalizi vengono prodotti in larga misura a livello industriale, e pertanto presentano grosse quantità di conservanti che non li rendono propriamente salutari… ecco perché è meglio scegliere sempre un Pandoro o un Panettone artigianale. Non solo avranno un gusto più genuino e fragrante, ma faranno anche meno male al corpo.

fetta tagliata di Panettone
Panettone ora ci sono anche versoni meno classiche: dal cioccolato al pistacchio | Pexels – arabonormannaunesco.it

Il Panettone è sconsigliato per chi soffre di diabete o patologie metaboliche, infatti contiene quantità elevate di grassi e carboidrati che non lo rendono adatto a chi deve seguire una dieta alimentare ipocalorica e ipoglicemica.

Per quanto riguarda il Pandoro, questo dolce presenta un apporto energetico elevato, perciò è bene non esagerare a mangiarlo. Meglio consumarlo a colazione o come merenda e non dopo i pasti principali. Anche in questo caso, si tratta di una golosità che è meglio evitare di mangiare quando si soffre di ipercolesterolemia o problemi cardiovascolari.

Ingredienti del Panettone

Il Panettone è un marchio registrato dal 2005, e questo implica una certa standarizzazione della ricetta base per poterlo preparare, che comprende: farina di frumento, zucchero, uova, burro, uvetta e scorze di agrumi canditi, lievito. Da questa base poi partono differenti varianti gustose del dolce, che comprendono l’aggiunta di gocce di cioccolato, glassature, crema di pistacchio, miele e molti altri particolari ingredienti in grado di impreziosire il suo gusto tradizionale.

Ingredienti del Pandoro

Il Pandoro, a sua volta, è un marchio registrato nel 2005 in vesti ufficiali, proprio come il Panettone. Nonostante il brevetto fosse stato depositato da Domenico Melegatti già nel 1894. Gli ingredienti di questa soffice prelibatezza sono: farina di frumento, zucchero, uova (4% di tuorlo), burro, lievito naturale, aromi di vaniglia o vanillina. Anche del Pandoro esistono delle varianti, ad esempio, lo si può gustare con un cuore morbido di crema al limone o al cioccolato.

preparazione con stampi e ingredienti nel Pandoro Bauli
Come si fa il Pandoro: qui la preparazione di uno dei marchi più famosi, Bauli | Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 – arabonormannaunesco.it

Parola di nutrizionista: quale dolce scegliere

La dottoressa Alice Cancellato, biologa nutrizionista del Centro Scienze della Natalità e Ginecologia Oncologica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, ha risposto alle domande di Gazzetta Active per sfatare alcuni miti che vedono questi due dolci come protagonisti. La dottoressa, nel corso dell’intervista, ha rilasciato anche dei consigli utili per scegliere il tipo di Panettone o di Pandoro “più salutare”, sottolineando cosa evitare:

“Grassi idrogenati come la margarina, dolcificanti, emulsionanti (indicati come monodigliceridi di acidi grassi, anche se talvolta su questi si può chiudere un occhio, se presenti in piccole quantità) è meglio che non siano presenti. Attenzione poi a zuccheri aggiunti come sciroppo di glucosio o di fruttosio. Sarebbero da evitare anche i pandori con creme varie. Piuttosto è meglio fare una crema in casa, magari al mascarpone, alla ricotta o la classica crema pasticciera”.

Prendiamone nota e optiamo per la loro versione più classica, anche se non propriamente dietetica, di questi due dolci natalizi. Ogni aggiunta, infatti, non farà che renderli ancora più grassi e calorici. Se proprio volete servirli con qualcosa, realizzate una crema fatta in casa, che sarà sicuramente più healthy rispetto a quelle in commercio.

In conclusione, ora che abbiamo visto cosa contengono davvero i dolci di Natale più tipici della tradizione italiana, non ci stupisce che si mangino massimo due volte l’anno

Ma soprattutto, siamo arrivati ad una conclusione che spezzerà i cuori di tutte le persone che hanno deciso di seguire la dieta anche durante le feste: Pandoro e Panettone non hanno niente a che vedere con la parola light, meglio farsene una ragione subito. Ma se proprio non volete rinunciarci (e vi capiamo perfettamente!), mangiatene una fetta senza pensare a tutto l’allenamento che dovrete fare per smaltirla.

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