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Palermo travolge Sampdoria con gol di Le Douaron: terza vittoria consecutiva in Serie A

Genova, 13 dicembre 2025 – La Sampdoria ha provato a ribaltare il risultato fino all’ultimo respiro, ieri sera allo stadio Luigi Ferraris, nell’incontro che ha chiuso la giornata di Serie B. Una rincorsa fatta di speranze e tensione, davanti ai ventimila tifosi blucerchiati che – come spesso accade in questi mesi – non hanno mai smesso di cantare, nemmeno quando la partita sembrava ormai compromessa.

Blucerchiati all’inseguimento: una serata intensa

Fischio d’inizio alle 20:30, temperature intorno agli otto gradi e un’atmosfera tesa tra spalti e panchina. La Sampdoria parte con prudenza: qualche errore nel fraseggio e palloni persi a centrocampo. Al 17’ arriva il primo vero sussulto: Kasami sfiora il gol da calcio piazzato. La pressione si sposta però lentamente dalla parte degli ospiti. Al 28’, una distrazione difensiva di Ghilardi apre la strada al vantaggio avversario: Coda non perdona con un piatto secco dal limite, spegnendo l’entusiasmo di Marassi.

Nel secondo tempo qualcosa cambia. La squadra di Andrea Pirlo ci prova, inserendo energie fresche. Si vedono spunti da parte di Depaoli e del giovane Montevago, ma senza mai inquadrare la porta con decisione. Solo all’80’ l’occasione più chiara: cross tagliato di Murru, colpo di testa di Esposito, palla che però sorvola la traversa tra i sospiri della Sud.

La spinta finale del pubblico

Negli ultimi minuti si accende davvero la spinta emotiva. Gli ultimi dieci diventano un assedio continuo: angoli a ripetizione, respinte affrettate, mischie nell’area piccola. “Ci abbiamo provato fino alla fine”, ha ammesso il tecnico Pirlo in sala stampa dopo il fischio finale. “Mi prendo le responsabilità per alcune scelte, ma questa squadra va rispettata: non molla mai”.

Tra i tifosi molti restano sugli spalti anche dopo il triplice fischio. Si raccolgono bandiere e sciarpe, volti tesi ma senza arrendersi. C’è chi racconta la partita via WhatsApp a chi non era allo stadio, chi discute sulle scelte tattiche (“Forse serviva un attaccante prima”, commenta Marco, abbonato da vent’anni), chi applaude comunque i giocatori sotto la curva. Un clima che – se non sereno – almeno lascia intravedere fiducia per il prosieguo del campionato.

Classifica e scenari per la Sampdoria

La sconfitta lascia la Sampdoria ferma a 21 punti, nella zona medio-bassa della classifica di Serie B. I blucerchiati restano lontani dalla zona playoff, ma il calendario offre ancora margini per risalire. “Il campionato è lungo e ogni gara va affrontata con la testa giusta”, ha detto Esposito dopo il match. Il prossimo impegno – trasferta sul campo del Cittadella, sabato pomeriggio – è già uno snodo importante. In città cresce una certa preoccupazione per una squadra giovane e spesso altalenante nei risultati, ma qualcuno ricorda come lo scorso anno proprio da una fase difficile sia partita la rimonta.

Secondo alcuni addetti ai lavori serve più precisione sotto porta e attenzione nei momenti decisivi. “Paghiamo caro ogni errore”, ha confidato uno dei preparatori atletici al termine dell’allenamento a Bogliasco stamattina. La società invece mantiene un basso profilo: poche dichiarazioni ufficiali e nessun allarme pubblico.

Il campionato resta aperto: cosa aspettarsi

In attesa della prossima gara tutto ruota intorno alla capacità della squadra di ritrovare morale e concretezza. La tenuta mentale sarà decisiva: i blucerchiati hanno dimostrato di saper lottare (come anche ieri sera), ma è la lucidità negli ultimi metri a fare davvero la differenza tra una rimonta vera e una speranza vana. Pirlo insiste sull’idea di gruppo: “Nessuno qui pensa a mollare”.

Così si chiude una serata amara, con lo sguardo già rivolto avanti e l’urgenza di trasformare le rincorse finali in punti concreti. Perché – ha commentato un veterano fuori dallo stadio poco prima delle undici – “la Samp non deve mollare mai, soprattutto adesso”.

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