Se ascolti il tuo corpo puoi riconoscere i piccoli segnali che annunciano l’arrivo dell’Osteoporosi: non sottovalutarli mai!
Il corpo umano è una macchina perfetta, è costruito in modo che ogni piccolo cambiamento delle attività dell’organismo ci manda un segnale, sta a noi coglierlo in tempo! Se impariamo a riconoscere questi segnali possiamo a volte evitare totalmente la malattia e a volte evitare che possa danneggiarci irrimediabilmente. Purtroppo spesso siamo presi da mille cose, ingranaggi in una vita all’insegna della fretta e non ascoltiamo il nostro corpo che, la maggior parte delle volte, ci invia segnali inequivocabili.
L’osteoporosi è una di quelle malattie che in un certo senso non possiamo evitare, le ossa del nostro corpo con il passare degli anni si demineralizzano; è un effetto normale dovuto all’invecchiamento. C’è una familiarità che può incidere come anche malattie che possono contribuire al fenomeno; principalmente sono le donne a soffrirne di più: è uno dei tanti effetti collaterali della menopausa. Se non diagnosticata e curata l’osteoporosi può portare brutte conseguenze.
Segnali da non sottovalutare che potrebbero essere l’inizio dell’osteoporosi
Come abbiamo detto l’osteoporosi può portare conseguenze gravi, se viene trascurata e non trattata adeguatamente, possiamo incorrere in fratture per esempio del femore ma non solo, le più comuni sono oltre al collo del femore, la spina dorsale e il polso. Ma è una malattia che dobbiamo individuare velocemente invece, purtroppo, spesso ce ne rendiamo conto quando il danno è in atto: dopo la frattura. Questo avviene perché è un’affezione silente, non dà sintomi evidenti, acclarati ma piccoli segnali che dobbiamo imparare a riconoscere per evitare il peggio.
Come ci viene spiegato, in un articolo della rivista “Nuovo”, i piccoli segnali che dovrebbero metterci in allarme non sono pochi ma spesso sottovalutati; se per esempio le gengive si ritirano, può voler dire che l’osso della mascella è indebolito. Altro segnale sono le unghie indebolite e fragili oppure la perdita o l’indebolimento della capacità di presa, tutti sintomi che potrebbero ricondurre ad una fase iniziale della malattia. Ricordiamoci inoltre di considerare, dopo la menopausa, la familiarità e sottoporci a controlli medici.
Ovviamente bisognerà sottoporre il problema al proprio medico e avere una diagnosi certa: per ottenerla serve un esame particolare che si chiama MOC e che serve a misurare la densità minerale delle ossa, i parametri di riferimento cambiano a seconda, ovviamente, dell’età. Se l’esame darà esito positivo, il medico deciderà la cura più adatta che può essere un integratore di calcio e di vitamina D o una terapia ormonale sostitutiva a seconda della gravità e dell’età. Importante che l’esame venga ripetuto ogni 18 o 24 mesi.