L’INPS ha chiarito le modalità per poter andare in pensione 5 anni prima con questa procedura. Tutti i dettagli
Per molti lavoratori, il raggiungimento dei requisiti contributivi per la pensione può rappresentare una sfida, specialmente per coloro che si trovano con alcune lacune nel proprio record contributivo. Tuttavia, esiste una soluzione che potrebbe aprire la strada al pensionamento anticipato: la maggiorazione contributiva. Ne avete mai sentito parlare?
Con l’approssimarsi dell’arrivo dell’età pensionabile, in tanti si chiedono come si può anticipare il momento in cui si andrà in pensione. Spesso ci si scoraggia, ma un modo, sebbene poco conosciuto, c’è.
Oggi proveremo a fare chiarezza su un tema piuttosto complesso. Ovviamente, la premessa che facciamo sempre è che può essere assai utile affidarvi a professionisti e consulenti del settore che possano guidarvi e farvi orientare nel mare magnum del sistema pensionistico italiano.
Parliamo dunque di maggiorazione contributiva, uno strumento che consente ai lavoratori di recuperare fino a 5 anni di contributi, facilitando il completamento della propria carriera lavorativa e l’accesso alla pensione. Questa opportunità è particolarmente rilevante per coloro che sono riconosciuti come invalidi.
In pensione 5 anni prima con la maggiorazione contributiva
La maggiorazione contributiva per gli invalidi offre la possibilità di ottenere un “bonus” contributivo di 2 mesi per ogni anno di lavoro svolto dopo essere stati riconosciuti come invalidi. In pratica, questo significa che con 12 mesi di lavoro si accreditano 14 mesi per il diritto alla pensione.
Chi può beneficiare di questa agevolazione? La maggiorazione contributiva è disponibile per coloro che hanno lavorato dopo essere stati riconosciuti come invalidi civili, con una percentuale di disabilità non inferiore al 75%. Ogni anno di lavoro svolto dopo il riconoscimento dell’invalidità vale 1,2 volte, fino a un massimo di 5 anni recuperabili per chi ha lavorato per almeno 25 anni come invalido.
La procedura per richiedere la maggiorazione contributiva è relativamente semplice. La domanda deve essere presentata contestualmente a quella della pensione, allegando le certificazioni mediche e il verbale della commissione medica che attesti l’invalidità del richiedente e le date del riconoscimento.
In sostanza, la maggiorazione contributiva rappresenta un’aggiunta di contribuzione figurativa ai periodi effettivamente versati, offrendo una soluzione concreta per coloro che desiderano accedere alla pensione anticipata nonostante alcune carenze nel proprio record contributivo. Un consulente, ma anche gli stessi funzionari dell’INPS potranno comunque aiutarvi a comprendere meglio il meccanismo che regola questa opzione.