Cosa succede per l’approvvigionamento del pane. La crisi alimentare che scuote un intero paese, i particolari della vicenda.
Il pane rappresenta l’alimento base per milioni di persone, soprattutto nei Paesi di altri continenti e purtroppo non sempre l’accesso a questo bene di primaria necessita è possibile. Le regole del commercio internazionale non concedono proroghe e a pagarne le conseguenze sono i ceti meno abbienti della popolazione.
A volte crisi alimentari di questo genere coinvolgono interi paesi, lasciando ben pochi margini di manovra. Senza considerare che i prezzi delle materie prime hanno subito, negli ultimi anni, dei rincari notevoli sia per quanto riguarda i prodotti alimentari, che per quelli energetici. Anche la ricca Europa ha dovuto scontare gli effetti delle speculazioni internazionali sui prezzi dei carburanti e dei combustibili fossili. Basta ricordare gli aumenti del prezzo del gas naturale nei mesi autunnali del 2022.
Crisi alimentare, chi coinvolge
Cuba importa circa l’80 per cento della produzione di carattere alimentare, necessaria per soddisfare le esigenze del Paese. In particolare, la farina di frumento è importata da Paesi alleati come la Russia, consentendo la preparazione del pane, alimento di base della dieta dei cubani. Nell’isola caraibica vi sono in funzione cinque mulini per la produzione nazionale della farina.
Attualmente solo uno di questi è in funzione, producendo circa 250 tonnellate di farina al giorno. Una situazione molto difficile, come riconosciuto anche dal governo di Cuba, attraverso il ministero dell’Industria alimentare. A causa della carenza di farina di frumento, non sarà possibile garantire la distribuzione di pane fino alla fine di marzo. Pane distribuito alla popolazione mediante i libretti di approvvigionamento.
L’instabilità nell’approvvigionamento delle materie prime rende difficile la produzione di pane in tutte le province del territorio cubano, secondo quanto dichiarato da esponenti dell’azienda statale produttrice di farina. Le necessità di frumento dell’isola caraibica sono molto elevate, si tratta di circa 20mila tonnellate di farina al mese per garantire la produzione di pane del paniere familiare regolamentato.
Purtroppo la situazione è aggravata anche dalla crisi energetica con black out nella distribuzione dell’energia elettrica sempre più frequenti. La situazione è determinata dalla mancanza di carburante sempre più acuta degli ultimi due mesi. L’azienda statale stima interruzioni del servizio di distribuzione dell’energia elettrica su circa il 32 per cento dell’intero territorio nazionale, soprattutto nelle ore pomeridiane e serali, quelle di maggior consumo.
La recessione economica di Cuba è acutizzata dalle difficoltà del commercio internazionale aggravate dalle sanzioni USA che soffocano l’isola. Gli effetti della pandemia, della crisi internazionale del commercio e delle sanzioni stanno pesando sempre più su Cuba e la sua popolazione.