Nel 2025 si potrà andare in pensione con Quota 104: di cosa si tratta e chi potrà richiederla

A volte ritornano. Torna a fare capolino l’ipotesi di Quota 104 per il prossimo anno. Vediamo cosa potrebbe cambiare.

Scartata per il 2024, Quota 104 potrebbe rientrare in scena per il 2025 e aggiungersi alle altre misure di prepensionamento. Il Governo sta valutando tutte le possibilità per il prossimo anno.

Torna Quota 104
Torna in scena Quota 104/ Arabonormannaunesco.it

Il nodo delle pensioni resta il più arduo nonché il più urgente da sciogliere. Non si fa in tempo ad approvare una legge di Bilancio che già si deve pensare a quella successiva. E così il Governo di Giorgia Meloni è al lavoro per capire come muoversi sul fronte previdenziale nel 2025. Si potrà finalmente cancellare la legge Fornero? Per il momento l’ipotesi appare improbabile.

L’Esecutivo non dispone di abbastanza risorse per agevolare troppe uscite anticipate dal lavoro. Abolire la legge Fornero resta uno dei principali obiettivi di legislatura del Governo ma non si sa quando si potrà tagliare tale traguardo. Al lavoro per la prossima legge di Bilancio, Giorgia Meloni e la sua squadra stanno valutando l’idea di riportare in scena Quota 104.

Quota 104: ecco come funzionerà

Bocciata nel 2024, Quota 104 potrebbe essere approvata per il 2025 e prendere il posto di Quota 103 la quale, benché sia stata riconfermata, è stata stravolta e non è più molto conveniente. Vediamo cosa potrebbe cambiare con la legge di Bilancio 2025.

Quota 104 requisiti
Ecco come funzionerà Quota 104/ Arabonormannaunesco.it

Già quest’anno Quota 104 avrebbe dovuto prendere il posto di Quota 103. Quest’ultima, alla fine, è stata riconfermata ma ha subito modifiche tali da non essere più conveniente praticamente per nessuno. I requisiti per accedere alla pensione anticipata con Quota 103 sono rimasti gli stessi, 62 anni di età e almeno 41 anni di contributi, ma è cambiato l’importo dell’Assegno previdenziale.

Infatti da quest’anno chi opterà per il prepensionamento con Quota 103 avrà un assegno interamente ricalcolato con il sistema di calcolo contributivo e, in ogni caso, l’importo mensile non potrà superare di 4 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps. Una brutta batosta insomma.

Il Governo di Giorgia Meloni sta ragionando sul fatto di abolire definitivamente Quota 103 e rimpiazzarla con Quota 104. Questa misura prevede il pensionamento a 63 anni sempre con un requisito contributivo minimo di 41 anni. Tuttavia si sta valutando di abbassare il requisito contributivo a 35 anni per caregiver, disoccupati invalidi e per coloro che svolgono lavori gravosi. Anche in questo caso verrebbero messi dei limiti all’importo dell’Assegno previdenziale che non potrebbe superare di 4 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps.

Per il momento non c’è nulla di certo anche perché all’interno del Governo ci sono pareri discordanti. La Lega, ad esempio, è contraria all’uscita di scena di Quota 103 in favore di Quota 104 anche se ritardare la pensione di un anno farebbe risparmiare un bel po’ di soldi alle casse dello Stato. Per ora non ci resta che attendere per capire come si evolverà la situazione sul fronte previdenziale con la legge di Bilancio 2025.

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