Naspi e Assegno di Inclusione sono compatibili? Arriva il chiarimento sorprendente

Chi percepisce la Naspi può ottenere anche l’Assegno di Inclusione? Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.

La legge assicura un sostegno economico ai disoccupati involontari, cioè a coloro che hanno perso il lavoro per ragioni indipendenti dalla propria volontà ovvero tutti quelli che sono stati licenziati e coloro che sono stati costretti a dimettersi per una giusta causa (mobbing, molestie sul posto di lavoro, ecc.).

Naspi e Assegno di Inclusione
Naspi e Assegno di Inclusione possono essere cumulabili? Ecco tutto quello che c’è da sapere – arabonormannaunesco.it

Molti sono coloro che rientrano in queste categorie e che si chiedono se in tali contesti la Naspi è compatibile con l’assegno di inclusione. Vediamo insieme nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere in merito a tale situazione. Mi raccomando, presta molta attenzione a non commettere errori.

Naspi e Assegno di Inclusione sono compatibili: tutto quello che c’è da sapere

Assegno di Inclusione e Naspi possono essere cumulabili? Questa è una domanda che in molti si pongono. Dunque approfondiamo insieme la questione su tali prestazioni. La Naspi è compatibile con l’assegno di inclusione, così come con qualsiasi altro strumento di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria. Ma attenzione!

Naspi e Assegno di Inclusione
Naspi: è compatibile con l’assegno di Inclusione? Ecco spiegato il tutto – cinturaovest.it

Tali prestazioni rilevano ai fini della determinazione dell’importo della misura, in quanto concorrono a determinare il reddito familiare ai fini dell’Isee. In buona sostanza, chi percepisce la Naspi può anche ottenere l’assegno di inclusione, il cui importo sarà però ridotto in proporzione all’entità dell’indennità di disoccupazione.

Ma per essere più precisi, dal reddito familiare necessario a percepire l’assegno di inclusione va detratto quanto percepito a titolo di assegno di inclusione, con la conseguenza che:

  • se la soglia prevista dalla legge per beneficiare dell’assegno si supera, quest’ultimo non è erogato;
  • se il limite non è invece oltrepassato, si percepirà ugualmente l’assegno di inclusione, ma in misura ridotta, atteso che il suo importo è commisurato alla composizione del nucleo familiare e al suo reddito. In ogni caso, l’assegno non può essere inferiore a 480 euro mensili.

Ricapitolando la Naspi è un’indennità mensile di disoccupazione e spetta ai lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, al rispecchiare di determinate condizioni, quali:

  • aver perso involontariamente il lavoro.
  • nei quattro anni antecedenti, il periodo di disoccupazione si deve versare almeno tredici settimane di contributi;
  • aver dichiarato al Centro per l’Impiego la propria disponibilità a svolgere attività lavorativa e a partecipare a misure di politica attiva del lavoro.

Il valore mensile della Naspi è pari al 75% della media della retribuzione imponibile previdenziale degli ultimi 48 mesi. La sua durata non può comunque superare 24 mesi.

Invece l’Assegno di Inclusione è una misura di sostegno al reddito per le famiglie in condizione di povertà. Destinato alle famiglie in condizione di povertà, in possesso congiuntamente dei seguenti requisiti:

  • Isee in corso di validità di valore non superiore a 360 euro;
  • reddito familiare inferiore a 6mila euro all’anno, che sale a 7.560 euro se il nucleo è composto da persone di età pari o superiore a 67 anni o in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.

L’importo dell’assegno di inclusione varia in base al numero e alla composizione del nucleo familiare.

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