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Napoli applaude la Partenope inedita di Morricone al Teatro San Carlo: anteprima e omaggio a Ennio

Roma, 12 dicembre 2025 – Ieri sera al Teatro Argentina di Roma si è acceso il sipario sull’anteprima di “Grazie Ennio”, un tributo collettivo dedicato a Ennio Morricone, il celebre compositore romano scomparso nel 2020 che ha lasciato un segno indelebile nella musica italiana e mondiale. L’evento, pensato come un omaggio aperto alla città, ha richiamato un pubblico variegato: cittadini comuni, appassionati di cinema e volti noti dello spettacolo si sono radunati già dalle 19 in via di Torre Argentina, sotto il cielo freddo dell’inverno.

Un omaggio corale nella sua città

Aprire le porte a tutti, spiega il direttore artistico Marco Di Battista all’ingresso, “è il modo più vero per restituire a Roma quello che Ennio ci ha regalato”. Il foyer era un pullulare di gente: giovani, famiglie con bambini al seguito, anziani che ricordavano i concerti all’Auditorium. Alcuni tenevano strette tra le mani vecchie copie in vinile delle colonne sonore di “C’era una volta il West” o “Nuovo Cinema Paradiso”.

Poco dopo le 20.30 l’orchestra, formata da studenti del Conservatorio di Santa Cecilia, ha iniziato con la suite composta da Morricone nel 1987 per “Gli Intoccabili”. Silenzio totale in sala. Poi gli applausi lunghi e convinti. Un’emozione condivisa, quasi palpabile.

Testimonianze e ricordi personali

Nel corso della serata si sono susseguite brevi testimonianze di amici e collaboratori del maestro. Il regista Giuseppe Tornatore, visibilmente emozionato e con la voce rotta dall’emozione, ha parlato della “generosità musicale e umana” di Morricone: “Non scriveva mai per se stesso, ma per chi ascoltava, anche solo per qualche attimo”. Dietro di lui scorrevano immagini d’archivio: Ennio giovane in studio o accanto a Clint Eastwood sul set di “Per un pugno di dollari”.

Tra il pubblico c’era la figlia, Giovanna Morricone, che ha sorriso commossa quando una studentessa della scuola media Belli di Trastevere ha letto un pensiero scritto a mano: “Quando ascolto la sua musica penso a Roma che si sveglia presto e non si arrende mai”. Un momento raccolto tra applausi sinceri e qualche lacrima.

L’apertura alla città e il futuro del tributo

“Grazie Ennio” è solo l’inizio. Gli organizzatori annunciano che nelle settimane a venire saranno proiettati i film più famosi con le colonne sonore originali. Previsti anche incontri pubblici nelle biblioteche comunali. L’assessora alla Cultura, Marta Rossi, spiega: “Questo progetto nasce proprio per far conoscere ai più giovani l’immenso patrimonio musicale lasciato da Morricone”. Nel calendario anche una serie di concerti diffusi nelle periferie romane; le date devono ancora essere confermate.

A livello numerico ieri sera sono state circa 600 le persone presenti al Teatro Argentina; secondo i dati del Comune già 1.500 prenotazioni sono arrivate per gli appuntamenti futuri. L’ingresso è gratuito: l’iniziativa è sostenuta completamente da sponsor privati e da un fondo speciale del Ministero della Cultura.

L’eredità di Morricone nella memoria collettiva

La serata si è chiusa con l’esecuzione de “La leggenda del pianista sull’oceano”, accompagnata da un montaggio video che ripercorreva i grandi successi del compositore. A fine spettacolo molti si sono fermati davanti al palco – fiori rossi in mano – per rendere ancora una volta omaggio a Morricone. Una signora anziana si è avvicinata ai musicisti dicendo: “Siete riusciti a farci sentire Ennio vicino”.

Morricone fa parte della nostra storia, non solo della musica”, ha detto uno degli organizzatori mentre la platea lentamente si svuotava tra commenti sommessi e cellulari accesi per catturare l’attimo. Forse questo è proprio il senso più profondo dell’omaggio: mantenere viva una memoria che continua a vibrare sulle strade della città. Anche quando le luci del teatro si spengono.

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