Dal 30 novembre al 4 maggio 2025, la cittadina di Casale Monferrato, nel cuore del Piemonte, si prepara a ospitare la seconda edizione di MonFest, un festival che celebra la fotografia in tutte le sue forme e interconnessioni. L’evento, fortemente voluto dalla direttrice artistica Mariateresa Cerretelli, si propone di creare un dialogo tra la fotografia e le altre arti, con un focus particolare sulle interazioni tra passato e presente. Quest’anno, il tema scelto è “On stage”, che esplorerà le relazioni tra fotografia, cinema, teatro e musica.
Un percorso culturale immersivo
MonFest non è solo una serie di mostre fotografiche, ma un vero e proprio percorso culturale che mira a coinvolgere i visitatori in un’esperienza immersiva. “Vogliamo che le persone non solo osservino le opere, ma che si sentano parte di un dialogo vivo tra diverse espressioni artistiche”, afferma Cerretelli. La prima edizione ha già dimostrato il potere di questo approccio, mettendo in evidenza la connessione tra fotografia, design, paesaggi e architettura. Il successo dell’antologica dedicata a Maria Vittoria Backhaus ha segnato un passo importante nella crescita di questo festival, che quest’anno punta a espandere ulteriormente i propri orizzonti.
Mostre imperdibili
Tra le mostre principali da non perdere, spicca un omaggio a Mimmo Cattarinich, il fotografo dei divi, la cui opera ha catturato l’essenza di molte icone del cinema e della musica. Le sue immagini, che raccontano storie di star e momenti indimenticabili, porteranno i visitatori in un viaggio nel tempo. Accanto a questo, la mostra “Claudio Abbado: Immagini di suoni”, curata da Cesare Colombo, offrirà uno sguardo unico sulla vita del celebre direttore d’orchestra attraverso le sue esibizioni e i momenti più intimi della sua carriera.
Un’altra sezione particolarmente affascinante del festival sarà dedicata a Carla Cerati, il cui lavoro “La passione per la scena – Il Living theatre (1967-1984)” esplorerà il mondo del teatro e le sue evoluzioni attraverso l’obiettivo della fotografa. I visitatori potranno immergersi negli anni ’60, un periodo di grande fermento culturale, e scoprire come la fotografia ha saputo catturare la magia di quelle performance.
Inoltre, la mostra “Sounding pictures” di Roberto Polillo ha immortalato i giganti del jazz nei concerti di Milano e nei dintorni. Figure legendarie come Miles Davis e Duke Ellington prenderanno vita attraverso le sue fotografie, offrendo uno spaccato unico di un’epoca in cui la musica jazz stava vivendo un momento di grande esplosione creativa.
Riflessioni sulla fotografia e la cultura
MonFest si propone dunque come un evento che non solo celebra la fotografia, ma che invita a riflettere su come le immagini possano influenzare e plasmare la nostra comprensione della cultura e dell’arte. Attraverso un ricco calendario di eventi, mostre e incontri, il festival mira a coinvolgere un pubblico sempre più vasto, creando un ponte tra diverse generazioni e background culturali.
L’iniziativa è sostenuta dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Alessandria e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, a testimonianza dell’importanza che la fotografia riveste nel panorama culturale piemontese e italiano. MonFest si afferma così come un appuntamento imperdibile per gli amanti della fotografia e della cultura, un’opportunità per scoprire, esplorare e approfondire il legame tra immagine e realtà in un contesto di grande valore storico e artistico.
Inoltre, il festival si impegna a promuovere la partecipazione attiva della comunità locale, creando opportunità per artisti emergenti e professionisti del settore di interagire e collaborare. Attraverso workshop, conferenze e eventi dal vivo, MonFest offrirà un ricco programma che stimolerà il dialogo e la creatività, rendendo Casale Monferrato un vero e proprio palcoscenico per la fotografia.
Con questo spirito di condivisione e innovazione, MonFest si prepara ad accogliere visitatori da tutto il mondo, confermando la propria posizione come uno dei festival fotografici più interessanti e dinamici d’Italia.