Milano, 17 dicembre 2025 – Un uomo di 34 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine per precedenti legati allo spaccio di droga, è stato sorpreso ieri notte poco dopo le 23 sdraiato su un divano dentro uno stabile abbandonato in via Arquà, zona Loreto. Accanto a lui, sul pavimento, c’era una mazza da baseball. A lanciare l’allarme sono stati alcuni residenti del palazzo vicino, insospettiti da strani rumori provenienti dal vecchio edificio: “Si sentivano dei tonfi, come se qualcuno stesse battendo qualcosa”, ha raccontato un giovane che abita al secondo piano.
Intervento rapido della polizia e prime verifiche
Gli agenti della Questura di Milano sono arrivati in pochi minuti e hanno fatto irruzione nell’ex laboratorio tessile ormai abbandonato. L’uomo giaceva sul divano, visibilmente confuso e non ha opposto resistenza. La mazza da baseball, di legno chiaro e con evidenti segni d’usura, era a pochi centimetri dalla sua mano destra. Nessun altro era presente nello stabile. Preoccupati dalle condizioni dell’uomo – che mostrava chiari segni di recente uso di oppiacei – gli agenti hanno subito chiamato il 118.
Le condizioni dell’uomo e il trasporto in ospedale
I soccorsi sono arrivati intorno alle 23.25. L’uomo indossava solo una tuta grigia e scarpe da ginnastica vecchie. I medici lo hanno visitato sul posto: presentava un “battito rallentato e una minima reazione agli stimoli”. Respirava a fatica ma respirava ancora. È stato portato d’urgenza, in codice giallo, all’ospedale Niguarda dove i medici hanno confermato una grave intossicazione acuta da droghe. Secondo la Questura, il 34enne avrebbe passato le ultime settimane proprio in quello stabile abbandonato ed è stato sottoposto a test tossicologici.
I precedenti dell’uomo e cosa cercano gli investigatori
Ora la posizione del giovane è sotto esame delle autorità. La polizia conferma che ha diversi precedenti per detenzione di droga con l’intenzione di spacciare, oltre a multe per bivacco in luoghi pubblici. Nessuna ferita o segno di colluttazione è stata riscontrata dai sanitari; tutto sembra riconducibile al solo uso di stupefacenti. La presenza della mazza da baseball, però, resta un punto interrogativo per gli investigatori. Una fonte vicina all’inchiesta ha spiegato che potrebbe essere stata usata come difesa personale: “Forse la teneva vicino per paura di aggressioni”. Lo stabile è infatti noto come rifugio saltuario per senza fissa dimora e persone in difficoltà.
Il quartiere tra paura e rabbia dei residenti
La notizia si è sparsa subito tra chi abita nella zona. “Non è la prima volta che succede qualcosa in quel palazzo abbandonato”, dice una donna sulla quarantina che vive proprio davanti allo stabile. Secondo alcuni vicini, episodi simili non sono nuovi: “Dentro ci dormono parecchi, ogni tanto si vedono facce nuove e spesso nascono liti”, aggiunge un anziano mentre osserva il continuo via vai delle volanti dal suo balcone. La polizia locale assicura controlli frequenti nella zona — via Arquà infatti è già stata teatro di arresti e sequestri negli ultimi mesi — ma il problema delle occupazioni abusive resta irrisolto.
Stabili vuoti sotto la lente: il problema delle occupazioni a Milano
Questo episodio riporta al centro del dibattito la questione degli stabili abbandonati e delle occupazioni abusive nel capoluogo lombardo. Dati aggiornati al 2024 parlano di oltre 170 edifici considerati “a rischio occupazione” tra centro e periferia. Un numero che preoccupa sia le istituzioni sia i cittadini: “Abbiamo chiesto interventi più incisivi – spiega Samuele Mariani, presidente del Municipio 2 – perché mettere insieme chi cerca un tetto e garantire la sicurezza dei residenti sta diventando sempre più complicato”. Solo nell’ultimo anno la Polizia Municipale ha effettuato ben 57 sgomberi nelle zone Loreto e Stazione Centrale.
Le indagini proseguono: nessun provvedimento immediato
Al momento per il 34enne non sono stati presi provvedimenti restrittivi; dopo la dimissione dall’ospedale verrà ascoltato dagli investigatori per chiarire da dove arriva la mazza da baseball e quali fossero le sue intenzioni quella notte. Le indagini cercano anche di capire se altri frequentassero lo stabile nelle ultime settimane. Nel frattempo l’edificio è stato transennato in attesa di verifiche sulla stabilità della struttura e sulle condizioni igieniche.
La zona resta sotto stretta osservazione: “Serve una soluzione definitiva per questi stabili – ha commentato un agente intervenuto ieri sera – altrimenti tra un mese saremo costretti a tornare qui”.





