L’indiscrezione sulla leggendaria cantante Mina sta circolando con insistenza nelle ultime settimane, i fan ci sperano nonostante le smentite.
Dopo l’addio di Amadeus la Rai sta cercando di trovare un sostituto degno per il prossimo Festival di Sanremo, il 75esimo. Tanti i nomi che sono stati fatti sin dal termine dell’ultima edizione ma nessuno pare abbia convinto ancora i vertici di Viale Mazzini. In pole position ci sarebbe Carlo Conti, che ha già guidato la kermesse per tre volte, ma non è escluso che per il ruolo di direttore artistico non venga ascoltata anche Mina, che ormai dalla fine degli anni Settanta ha deciso di abbandonare le scene.
Una speranza, quella di vederla sul palco dell’Ariston, alimentata dalle numerosi voci che si sono rincorse sul suo conto di recente. Ci sperano i tantissimi fan, tra questi anche un lettore di NuovoTv, Simone da Reggio Emilia, che interrogando Alessandro Cecchi Paone cerca di capire quali siano le possibilità di un suo clamoroso ritorno davanti al pubblico e davanti alle telecamere. Tuttavia, il giornalista spegne sul nascere la fantasia e il motivo è ben preciso.
Mina, perché non la rivedremo: “Festival di Sanremo? Non succederà”
L’ultimo scenario venuto fuori sul web e sui giornali è da fantascienza: Mina come direttrice artistica al 75esimo Festival di Sanremo. Un’ipotesi alimentata dalla voglia dei fan di vederla nuovamente protagonista e chi meglio di lei – nonostante oggi abbia 84 anni non ha mai smesso di seguire le nuove uscite – potrebbe comporre un roster di cantanti per la prossima edizione della kermesse. Non ricomparirebbe sulle scene, questo è chiaro, perché sul palco dell’Ariston a quel punto salirebbe un semplice conduttore, per esempio Carlo Conti – è in cima alla lista della Rai dopo l’addio di Amadeus.
Non ci crede molto invece Alessandro Cecchi Paone, che rispondendo a uno dei lettori di NuovoTV cerca di spiegare i motivi per i quali si tratti di una strada non percorribile: “Non succederà, nonostante Mina abbia dimostrato di saper capire e cantare quasi ogni tipo di musica. Non credo accetterebbe mai trattative e compromessi con politici, agenti e major discografiche che la assillerebbero con i loro piccoli e grandi interessi di bottega. Magari come superospite, chissà…”.
