Milano, 5 novembre 2025 – Milano si conferma ancora una volta la capitale della cultura in Italia. Nel 2024, secondo i dati dell’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (AIE) presentati oggi al Casva, la città ha messo a segno un giro d’affari di 542,2 milioni di euro legati a eventi culturali, ingressi ai musei e acquisto di libri. Se si aggiungono anche gli eventi sportivi e di intrattenimento, la cifra sale a 781,4 milioni. Numeri che raccontano non solo una città vivace, ma un vero e proprio motore economico e identitario per tutto il Paese.
Milano guida la spesa culturale in Italia
Nel rapporto AIE, Milano pesa per il 13% della spesa nazionale in consumi culturali. Un record che si vede anche nei numeri: nel 2024, gli spettatori agli eventi cittadini sono stati 19,6 milioni, con un aumento del 2% rispetto all’anno prima. “Milano conferma il suo ruolo di città guida per il Paese”, ha detto il presidente AIE, Innocenzo Cipolletta. “Il libro cresce grazie alla collaborazione tra editori, biblioteche e librerie”.
L’assessore alla Cultura del Comune, Tommaso Sacchi, ha commentato: “Questi dati ribadiscono il ruolo centrale di Milano come capitale della cultura italiana. È un segnale chiaro: la cultura non è solo un volano economico, ma un elemento che dà identità e senso di comunità alla città”.
Eventi, musei e libri: i numeri chiave del 2024
A Milano, la voce più consistente di spesa resta quella delle partite di calcio, con 174,8 milioni di euro, anche se in calo dell’11,6% rispetto al 2023. Seguono gli acquisti di libri (156,3 milioni, +0,7%), i concerti di musica pop, rock e leggera (148,9 milioni, -9,5%), i musei (53,3 milioni, +10,4%), il teatro di prosa (30,5 milioni, +2,8%), il cinema (29,3 milioni, +8,3%), il teatro lirico (28,5 milioni, -13,2%), le mostre (16,2 milioni, +19,3%), il balletto (11,3 milioni, +72,2%) e i concerti di musica classica (10,6 milioni, +7,7%).
Le visite a mostre e musei sono cresciute in modo importante: gli ingressi ai musei hanno sfiorato i sei milioni (5.967.000, +6,1%), mentre alle mostre si sono avvicinati al milione e mezzo (1.495.000, +2,9%). Un andamento che fa da eccezione rispetto ad altre città italiane.
Libri e biblioteche: una passione che non si spegne
Non si tratta solo di eventi. A Milano cresce anche l’amore per la lettura. Nel 2024 le vendite di libri sono salite dello 0,7%, mentre le librerie in città sono passate da 180 a 190. Un segnale chiaro: la cultura del libro resta al centro della vita cittadina. Gli utenti del Sistema Bibliotecario Milanese sono aumentati del 4%, con un vero boom del 20% tra i ragazzi sotto i 18 anni.
I prestiti bibliotecari hanno sfiorato il milione (981.347, +7%), con una media di 13 libri presi in prestito da ogni utente. Tra gli over 65 la media sale addirittura a 20 volumi. In cima alla classifica dei libri più presi in prestito nel 2024 ci sono “La portalettere” di Francesca Giannone (Nord), “Grande meraviglia” di Viola Ardone (Einaudi) e “Tutti i particolari in cronaca” di Antonio Manzini (Einaudi).
Cultura, un’identità che unisce Milano
“Solo così si capisce davvero quanto la cultura sia parte della vita quotidiana dei milanesi”, racconta un libraio storico della zona Navigli. Ma non sono solo numeri. Dietro ogni evento, ogni libro venduto, c’è una comunità che partecipa, che si riconosce.
Milano, con le sue 190 librerie, i musei pieni anche nei giorni feriali e una media di oltre cento eventi al giorno, continua a puntare sulla cultura come leva per lo sviluppo e l’inclusione sociale. Un modello che, secondo chi lavora nel settore, potrebbe essere d’esempio anche per altre città italiane.
Mentre si attendono i prossimi dati ufficiali e le nuove iniziative annunciate per il 2025, tra gli addetti ai lavori cresce la convinzione che Milano abbia trovato la giusta strada per coniugare crescita economica e partecipazione culturale. Una città dove la cultura non è solo consumo, ma anche e soprattutto appartenenza.





