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Mediterranea: un viaggio affascinante nel cuore del Grande Mare al Maxxi

Fino al 31 agosto, il MAXXI di Roma ospita una mostra che invita a riflettere su uno degli spazi culturali più ricchi e complessi del nostro pianeta: il Mar Mediterraneo. Intitolata “Mediterranea. Visioni di un mondo antico e complesso”, l’esposizione è realizzata dalla Fondazione Maxxi in collaborazione con Med-Or Italian Foundation e varie agenzie spaziali, tra cui l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Agenzia Spaziale Europea. Questa mostra rappresenta un viaggio attraverso la memoria storica, i miti e le sfide contemporanee del Mediterraneo, un mare che ha da sempre svolto un ruolo cruciale nella storia dell’umanità.

Un viaggio tra passato e presente

Una delle caratteristiche più affascinanti della mostra è la sua amalgama tra passato e presente. Esposte accanto a mappe antiche, come la carta nautica di Francesco Oliva e quella di Giovanni Battista Cavallini, entrambe risalenti al XVII secolo, ci sono anche immagini satellitari recenti che offrono una nuova prospettiva su questo mare. Questo contrasto visivo sottolinea non solo l’evoluzione della conoscenza geografica, ma anche l’importanza della tecnologia moderna nel comprendere le dinamiche attuali del Mediterraneo.

Il percorso espositivo include reperti di inestimabile valore storico, come:

  1. Il rostro di una nave romana che partecipò alla battaglia di Lilybaeum nel 241 a.C.
  2. La testa di Ulisse, l’eroe errante della mitologia greca, proveniente dal sepolcreto degli Statili di Roma.

Questi pezzi evocano storie di avventura, conquista e identità culturale, ancorate in un mare che ha visto la nascita di civiltà e la fusione di culture diverse.

Questioni contemporanee e sfide attuali

Mediterranea non è solo una celebrazione del passato. La mostra affronta anche questioni urgenti e contemporanee. Come sottolinea la curatrice Viviana Panaccia, l’esposizione mira a creare un dialogo tra arte e scienza, archeologia e natura, ponendo un’enfasi particolare sulle emergenze attuali che il Mediterraneo deve affrontare, tra cui:

  • Problemi ambientali
  • Questioni sociali
  • Flussi migratori

L’installazione site specific presente in mostra funge da crogiolo di lingue, dialetti e voci delle diverse etnie che abitano le sponde del Mediterraneo. Questo aspetto dell’esposizione evidenzia la pluralità di culture, tradizioni e storie personali che si intrecciano in questo spazio condiviso, rendendo il Mediterraneo un luogo di incontro e dialogo.

Un atto di denuncia e una chiamata all’azione

La mostra è stata promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero della Cultura. Concepite in occasione di Matera Capitale Europea della Cultura nel 2019, ha già fatto tappa in diverse città del mondo, raccogliendo consensi e suscitando riflessioni. La sua conclusione a Roma rappresenta un momento significativo, non solo per la città, ma per tutti coloro che si interessano alla storia e all’evoluzione del Mediterraneo.

Il paesaggio marino, così centrale nell’esposizione, non è solo un elemento estetico, ma anche un soggetto di studio e di preoccupazione. Le immagini satellitari, ad esempio, rivelano i cambiamenti ecologici e le minacce alla biodiversità che il Mediterraneo sta affrontando, come:

  1. L’inquinamento
  2. Il surriscaldamento delle acque
  3. La pesca eccessiva

Questi aspetti sono cruciali per comprendere la fragilità di un ecosistema che ha sostenuto la vita di milioni di persone per millenni.

Mediterranea si propone quindi non solo come una mostra d’arte, ma come un atto di denuncia e una chiamata all’azione. Riconoscere il valore culturale e storico del Mediterraneo significa anche impegnarsi per la sua salvaguardia. Le opere esposte e i reperti storici stimolano il visitatore a riflettere su un mare che è stato testimone di innumerevoli storie e che oggi necessita di una nuova narrativa, una che abbracci la diversità e promuova la cooperazione tra i popoli che lo abitano.

In un’epoca in cui le sfide globali sembrano sempre più complesse, Mediterranea offre una prospettiva di speranza e di unità. Attraverso l’arte e la cultura, la mostra invita a ripensare il Mediterraneo non solo come un confine geografico, ma come un luogo di dialogo e di costruzione di un futuro condiviso. Con l’auspicio che in questo Grande Mare possano nuotare sempre più storie di pace e di collaborazione, il MAXXI si conferma come un’importante piattaforma per la cultura e la riflessione contemporanea.

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