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Mastelloni colpito da ictus: la lotta per la vita continua

Le notizie riguardanti Leopoldo Mastelloni, l’iconico attore e regista napoletano, hanno scosso il mondo dello spettacolo. Mastelloni, che ha compiuto 80 anni lo scorso luglio, è attualmente ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli di Roma dopo aver subito un ictus. Le sue condizioni sono riservate, e la notizia ha suscitato grande preoccupazione tra i suoi fan e i colleghi del settore. Con una carriera che ha segnato profondamente la cultura italiana, Mastelloni è noto per le sue apparizioni teatrali e televisive che hanno contribuito a plasmare il panorama artistico del paese.

Inizio della carriera e impatto culturale

Nato a Napoli nel 1945 in una famiglia di giuristi, Mastelloni ha iniziato la sua carriera teatrale a soli vent’anni, debuttando al Teatro Esse. Le sue prime esperienze artistiche sono state influenzate da opere di autori come Antonin Artaud, Jean Genet e Hugo von Hofmannsthal, sotto la direzione del regista Gennaro Vitiello. La sua carriera è caratterizzata da un forte impegno per le tematiche legate all’identità e alla diversità. Il suo travestitismo e la sua omosessualità hanno rappresentato aspetti distintivi della sua figura pubblica, contribuendo a rompere stereotipi e promuovere una maggiore accettazione sociale.

Ritorno in televisione e sfide personali

Nel corso degli anni, Leopoldo Mastelloni ha lasciato un segno indelebile nel panorama televisivo italiano, diventando un volto noto grazie alla sua partecipazione a programmi cult come “Bambole non c’è una lira” e “Studio ’80”. Tuttavia, la sua carriera ha subito una battuta d’arresto nel 1984 a causa di un episodio controverso legato alla bestemmia durante il programma “Blitz”, che lo ha portato a un lungo esilio dal piccolo schermo. Questo evento ha segnato un punto di svolta nella sua vita, portandolo a riflessioni profonde sul suo ruolo nell’industria dell’intrattenimento.

Dopo anni di assenza, Mastelloni è tornato in televisione nel 2006 con il programma “Via Teulada 66”, dimostrando la sua resilienza. Ha continuato a lavorare nel cinema, interpretando ruoli significativi come Bonifacio VIII nel film “Dante” di Pupi Avati e partecipando a progetti come “Galla” di Giampaolo Morelli. Nonostante le difficoltà, ha sempre espresso la sua passione per il teatro, dichiarando che ciò che gli manca di più è la magia di esibirsi dal vivo.

Un artista in lotta e nuove iniziative

Leopoldo Mastelloni ha affrontato anche momenti di grande vulnerabilità personale. Nel corso dell’ultimo anno, ha rivelato di temere la depressione e ha espresso preoccupazioni per il suo stato mentale e la sua situazione economica. Le sue parole hanno toccato profondamente l’allora ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il quale aveva promesso di informarsi sui possibili benefici della legge Bacchelli, una misura che offre supporto agli artisti in difficoltà. Tuttavia, Mastelloni ha lamentato di non aver ricevuto aggiornamenti sulla questione, evidenziando la sua lotta per la sopravvivenza in un settore che spesso dimentica i suoi protagonisti.

Inoltre, Mastelloni ha annunciato l’uscita di un libro di memorie, intitolato “Così fan tutti”, previsto per settembre. In questo libro, il noto artista si definisce un “bullizzato culturale” e promette di condividere aneddoti, fotografie inedite e conversazioni con figure illustri del panorama artistico, come Vittorio Gassman e Monica Vitti. La sua autobiografia si propone di esplorare la sua vita e la sua carriera, offrendo uno sguardo intimo e personale su un artista che ha vissuto in prima persona le sfide e le gioie del mondo dello spettacolo.

Leopoldo Mastelloni è una figura emblematica della cultura italiana, un artista che ha saputo affrontare le avversità con coraggio e determinazione. La sua carriera, costellata di successi e battaglie personali, è un esempio di come la passione per l’arte possa resistere anche nei momenti più difficili. La comunità artistica e i suoi fan sperano in una pronta guarigione per questo grande maestro del palcoscenico.

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