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Massimo Giletti aggredito in strada da un ex dei servizi segreti: le immagini esclusive a Lo Stato delle Cose

Roma, 8 dicembre 2025 – Questa sera, in prima serata su Rai3, il programma Lo Stato delle Cose, condotto da Monica Giandotti, porta in primo piano i tanti “rischi del mestiere” che spesso restano nascosti nel mondo del lavoro italiano. Incidenti, malattie professionali, precarietà: un quadro duro e reale che, come ha sottolineato la stessa Giandotti durante le prove, «va raccontato con onestà e senza giri di parole». L’appuntamento è alle 21:20, dallo Studio 2 di via Teulada.

Incidenti sul lavoro: numeri e storie dal campo

Gli ultimi dati Inail, diffusi a ottobre, parlano chiaro: oltre 470mila infortuni denunciati nei primi nove mesi del 2025 in Italia. E purtroppo non si ferma qui il conto delle tragedie: quasi 900 morti sul lavoro. Numeri che non sono solo statistiche, ma la fotografia di un sistema produttivo ancora segnato da molte fragilità. «C’è un tessuto industriale pieno di insicurezze e zone d’ombra», ha detto Giandotti mentre rivedeva i materiali.

Nel corso della puntata vedremo servizi realizzati tra Porto Marghera, Terni e le campagne del foggiano. Sono luoghi diversi, ma accomunati da volti e storie precise: dal caposquadra metalmeccanico che ad agosto ha perso un dito (“un attimo e cambia tutto”, racconta al microfono) al bracciante schiacciato dal trattore. Racconti senza filtri: ambienti polverosi, tute sporche di fatica, turni di notte e pause ridotte all’osso. Lo spettatore sentirà ogni dettaglio – una mano bendata, il ronzio dei macchinari alle 5 del mattino, la voce rotta di una madre.

Malattie professionali e lavoro precario

Non ci sono solo gli incidenti immediati. Il tema delle malattie legate al lavoro prende un posto importante nella trasmissione. Secondo l’Osservatorio Malattie Occupazionali di Bologna, le diagnosi aumentano: quasi 33mila nuovi casi nel primo semestre del 2025. Le patologie più diffuse? Lombalgie croniche, problemi all’udito e disturbi respiratori dovuti all’esposizione prolungata a polveri o sostanze tossiche.

Tra le storie c’è quella di Giulia, operaia tessile trentottenne del pratese: «Ho cominciato a tossire tre anni fa – dice con la voce spezzata dalla tosse – poi hanno trovato macchie ai polmoni». In studio i medici dell’Asl Toscana Centro spiegano i rischi principali: poca aria fresca negli stabilimenti, controlli spesso insufficienti. È chiaro che il lavoro non si traduce solo in stanchezza fisica.

A tutto questo si aggiunge la crescente precarietà: contratti a termine, voucher usa e getta, turnazioni sempre diverse. A “Lo Stato delle Cose” intervengono anche sindacalisti come Paola Gatti della CGIL Milano: «Riceviamo richieste d’aiuto ogni giorno – racconta – soprattutto dai giovani sotto i 30 anni. La paura è quella di perdere tutto da un momento all’altro». Parole che restano sospese nell’aria dello studio più a lungo del solito.

Politica e risposte sul tavolo

Il tema degli infortuni e della sicurezza sul lavoro è caldo anche in politica. Nei giorni scorsi il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha annunciato nuove misure: più controlli con ispettorati potenziati, incentivi per adottare strumenti più sicuri e fondi per la formazione dei neoassunti. Nel servizio girato davanti al Ministero di via Veneto si ascoltano anche i lavoratori dei subappalti: «Ci chiedono sempre di fare in fretta – racconta un operaio –, ma la sicurezza passa spesso in secondo piano».

Dalla regia fanno sapere che andranno in onda anche immagini esclusive dagli archivi Inail: documenti storici sulle miniere toscane e sulle fabbriche bolognesi che mostrano come questa battaglia vada avanti da decenni.

Perché è importante parlarne adesso

Pochi minuti prima della diretta lo studio è carico di tensione. Autori, tecnici e redattori sistemano gli ultimi dettagli; si ripassa una scaletta dove ogni servizio deve avere una chiusura netta. Monica Giandotti ribadisce davanti alla squadra: «Non vogliamo fare cronaca nera. Il nostro obiettivo è far vedere quanto questi rischi attraversino le vite di tante persone in silenzio».

Lo speciale di questa sera su Rai3 vuole quindi mostrare l’invisibile: i pericoli quotidiani che migliaia di italiani affrontano ogni giorno tra paure e speranze sospese. Immagini forti, testimonianze sincere e dati precisi che non lasciano spazio a dubbi sull’urgenza del tema nella nostra società.

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