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Martone esplora la bellezza delle relazioni tra donne in Fuori

Il nuovo film di Mario Martone, intitolato “Fuori”, si prepara a conquistare il pubblico durante la sua presentazione al Festival di Cannes, in programma dal 13 al 24 maggio. Ispirato da un legame profondo con la letteratura e l’arte, il progetto ha preso forma grazie all’idea di dedicare un film a Goliarda Sapienza, una delle figure più emblematiche della letteratura italiana del Novecento. La collaborazione con Valeria Golino, che ha suggerito di trasformare l’idea iniziale in una serie di successo, ha dato vita a un’opera che esplora amicizie e relazioni tra donne in modo autentico e toccante.

La trama di “Fuori”

Il film, che uscirà nelle sale il 22 maggio grazie a 01 Distribution, è ambientato in un’estate romana del 1980 e racconta l’amicizia tra due donne, Goliarda e Roberta, interpretate rispettivamente da Golino e Matilda De Angelis, insieme a un’altra amica, Elodie. Martone ha descritto il processo creativo come liberatorio, permettendo al film di distaccarsi da un peso biografico per abbracciare una narrazione più universale, incentrata sulla vita e sulle relazioni tra donne.

  1. Amicizia tra Goliarda e Roberta
  2. Riflessioni sulla complessità delle dinamiche femminili
  3. Rappresentazione di un periodo storico significativo

Un cast straordinario e le dinamiche femminili

Lavorare con un cast così talentuoso ha offerto a Martone l’opportunità di esplorare la complessità delle dinamiche femminili. “Da uomo capisci che ci sono cose che le donne hanno modo tutto loro di dirsi”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza di creare uno spazio sicuro per rappresentare tali relazioni.

Valeria Golino ha condiviso la sua connessione profonda con Goliarda Sapienza, affermando di non voler semplicemente imitare la scrittrice, ma di incarnarne lo spirito. “È stato funambolico per me voler che Goliarda potesse entrare nel mio modo di essere”, ha detto, sottolineando il desiderio di rendere omaggio a una figura così significativa.

Un’ambientazione ricca di significato

La scelta di girare alcune scene nel carcere di Rebibbia, coinvolgendo ex detenute e detenute attuali, aggiunge una dimensione unica al film. Questo gesto non solo porta una voce autentica nella narrazione, ma rappresenta anche un’importante opportunità di inclusione e riscatto, evidenziando la complessità delle vite delle donne anche in contesti difficili.

“Fuori” si propone di celebrare la forza delle relazioni femminili, affrontando temi come l’amicizia, il sostegno reciproco e la ricerca di identità. Attraverso i suoi personaggi e le loro interazioni, il film invita a riflettere su come le donne possano trovare conforto e comprensione l’una nell’altra, in un momento in cui le narrazioni femminili stanno finalmente ricevendo il riconoscimento che meritano.

In definitiva, “Fuori” non è solo un omaggio a Goliarda Sapienza, ma un’invocazione alla bellezza delle connessioni umane, un invito a celebrare le storie che ci uniscono. La presentazione di Martone, Golino, De Angelis ed Elodie al Festival di Cannes rappresenta un momento fondamentale per il cinema italiano e la rappresentanza femminile nel panorama culturale contemporaneo.

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