Maggio potrebbe essere un mese difficile per la salute di molti, non si dovrebbe sottovalutare la tosse se diventa persistente.
La primavera è ormai iniziata, ma almeno dal punto di vista meteorologico si sta rivelando decisamente una stagione particolare. Per alcuni giorni, infatti, alcune zone del nostro Paese si sono ritrovate ad assaporare temperature quasi estive, ma è stata una situazione che è durata poco, che ha poi lasciato spazio a un quadro che sembra essere quasi tipico dell’inverno.
Una situazione simile potrebbe inevitabilmente avere ripercussioni anche sulla salute di molti di noi, specialmente di chi è particolarmente cagionevole o soffre di altre patologie. E’ bene non sottovalutare la tosse, soprattutto se dura più a lungo del previsto.
Occhio alla tosse persistente: maggio è a rischio
In autunno e in inverno, complici i colpi di freddo e le basse temperature, è ovviamente più facile ammalarsi, per questo si può essere quasi straniti se questo accade a primavera inoltrata. E invece è quello che potrebbe verificarsi a maggio, soprattutto se si dovesse notare una tosse che dura più a lungo del previsto.
Non è escluso possa trattarsi di laringite, problema che si ha quando risulta essere infiammata la laringe, che non è altro che l’organo che si trova al di sopra della trachea e che consente alle corde vocali di funzionare. A volte il malessere può risolversi quasi in automatico, se invece provoca fastidi quali afonia (mancanza della voce), abbassamento della voce, difficoltà a parlare, gola secca, mal di gola, tosse secca e stizzosa, sensazione di prurito alla gola e difficoltà a respirare fare un salto in ambulatorio è praticamente obbligatorio.
In genere la causa è da addebitare a un virus, come accade quando si ha l’influenza, mentre più raramente può essere di origine batterica o legata a malattie esantematiche, come morbillo, varicella e pertosse.
Il primo atto che solitamente compie il dottore per capirne la gravità è quella che viene definita laringoscopia indiretta, che porta a introdurre in gola uno specchietto per vedere attraverso una luce a laringe.
Ancora più approfondita è invece la laringoscopia diretta, che consiste nell’utilizzo di un laringoscopio, tubicino flessibile a fibre ottiche dotato di telecamera collegata a un computer per vedere anche gli altri organi situati nei pressi della gola. Se necessario, può essere prelevato anche del tessuto da analizzare, determinante per effettuare una biopsia, esame ideale per chi sospetta un tumore della laringe.
Non è necessario comunque stravolgere la propria vita per guarire. Basta aumentare la quantità di liquidi assunti giornalmente, oltre a evitare di parlare a voce troppo alta. Ovviamente anche il fumo risulta essere deleterio. A questo possono essere affiancati farmaci antinfiammatori se si riscontrano anche mal di gola e mal di testa.