Roma, 6 dicembre 2025 – Sono stati nominati oggi dal Prefetto di Roma tre commissari prefettizi chiamati a prendere il controllo diretto della società coinvolta nell’inchiesta sulle presunte irregolarità amministrative. La decisione, arrivata questa mattina negli uffici della società in via Salaria, punta a garantire la continuità gestionale e a tutelare gli interessi pubblici, mentre la Procura di Roma continua con gli accertamenti.
Prefettura in campo: controlli più stretti e gestione sotto osservazione
La misura è scattata dopo una serie di ispezioni svolte nelle ultime settimane che hanno fatto emergere anomalie nella gestione finanziaria e amministrativa della società. Dalla Prefettura fanno sapere che la nomina dei commissari – i cui nomi per ora restano riservati – è un intervento temporaneo, pensato per evitare che eventuali problemi interni compromettano le attività e i rapporti con gli enti pubblici. «Abbiamo deciso di agire in fretta per tutelare sia i dipendenti che i fornitori», ha spiegato un funzionario vicino al dossier.
La società coinvolta – che opera nel settore dei servizi ambientali, stando a quanto trapela da fonti giudiziarie – è sotto indagine da parte della Guardia di Finanza dall’inizio di novembre. Gli uffici del personale sono stati informati già alle 9 del mattino. All’esterno, alcuni lavoratori hanno manifestato preoccupazione per il proprio futuro: «Speriamo che tutto si risolva presto», ha detto una dipendente storica.
Indagini in corso: il compito dei commissari prefettizi
Le verifiche sono coordinate dalla Procura di Roma e dalla Prefettura. Nei giorni scorsi si era parlato già di un possibile commissariamento, ma la conferma ufficiale è arrivata solo ieri sera, dopo un incontro tra il Prefetto e i vertici delle forze dell’ordine. I tre commissari nominati avranno il compito di gestire l’azienda, controllare la regolarità degli atti e assicurare trasparenza fino alla fine delle indagini.
«Non si tratta di uno scioglimento, ma di una misura cautelare», precisano dalla Prefettura. «L’obiettivo è mettere in sicurezza la gestione senza interrompere le prestazioni essenziali». Il lavoro dei commissari sarà supportato anche da consulenti tecnici scelti appositamente.
Intanto gli investigatori continuano ad andare avanti. Le ipotesi vanno dalla turbativa d’asta all’omessa comunicazione di informazioni importanti ai soci pubblici. Al momento non ci sono arresti, ma le indagini, affidate alla sezione reati contro la Pubblica amministrazione, proseguiranno nelle prossime settimane con nuove audizioni.
Reazioni tese: tra lavoratori e istituzioni cresce l’attenzione
In azienda si respira una certa tensione fin dalle prime ore della mattina. Intorno alle 10:30 alcuni sindacati hanno chiesto un incontro urgente con i nuovi commissari, per capire quali ripercussioni ci saranno sulle condizioni contrattuali e sulle procedure in corso. «Siamo disponibili a collaborare ma vogliamo garanzie per il personale», ha detto Roberto Esposito, segretario provinciale del settore Servizi.
Anche le istituzioni locali seguono da vicino la vicenda. Il Comune di Roma ha chiesto aggiornamenti costanti sull’andamento della gestione commissariale. Diverse aziende fornitrici invece vogliono certezze sui pagamenti previsti entro fine dicembre. Fonti interne parlano già di una riunione con i principali stakeholder convocata nel pomeriggio per fare chiarezza sui contratti attivi.
Futuro incerto: vigilanza alta e tempi da definire
Il mandato dei commissari prefettizi durerà almeno sei mesi, con possibilità di proroghe a seconda degli sviluppi delle verifiche giudiziarie e amministrative. Solo allora – spiegano dalla Prefettura – si deciderà se restituire i poteri agli organi ordinari o prolungare il commissariamento. Una situazione ferma che chiede prudenza da parte di dipendenti, clienti e enti coinvolti.
Nel frattempo si attendono nuovi riscontri dall’inchiesta e altri elementi dalle ispezioni in programma nei prossimi giorni. La vicenda resta monitorata anche dal Ministero dell’Interno. Per chi lavora nell’azienda resta viva la speranza che le difficoltà non abbiano effetti diretti sui posti di lavoro. Una partita aperta che solo nei mesi a venire potrà trovare una soluzione definitiva.





