L’Italia sta affrontando una crisi di lettura preoccupante, posizionandosi tra gli ultimi Paesi in Europa per numero di lettori. Questa situazione è particolarmente grave nelle regioni del Sud, dove il divario rispetto al resto del continente è più accentuato. Per affrontare questa sfida, l’Associazione Librai Italiani Confcommercio (Ali) ha lanciato un “Manifesto per la lettura”, un’iniziativa volta a stimolare un rinnovato interesse nei confronti dei libri, specialmente tra i giovani.
Il manifesto è stato presentato con il supporto di autori, librai e professionisti del settore editoriale, unendo le forze per creare un movimento collettivo che promuova la lettura come un valore fondamentale per la crescita culturale e sociale del Paese. Un aspetto cruciale è il coinvolgimento dei giovani, con l’obiettivo di trasformarli in lettori assidui, capaci di apprezzare la bellezza e l’importanza della lettura fin dalla giovane età.
Il ruolo innovativo del libraio
Uno degli aspetti più innovativi del manifesto è la proposta di istituzionalizzare il ruolo del libraio all’interno delle scuole. Non si tratta più solo di un fornitore di libri, ma di una figura professionale che funge da consulente culturale. I librai, grazie alla loro passione e competenza, possono guidare i giovani nella scelta delle letture più adatte e promuovere un ambiente in cui la lettura diventa un’attività piacevole.
Tuttavia, le sfide sono molteplici. Tra i principali ostacoli segnalati nel manifesto c’è la burocrazia opprimente che grava su autori e librai, rendendo difficile l’accesso alle scuole e la promozione delle attività di lettura. Ecco alcune delle problematiche evidenziate:
- Pratiche amministrative ripetitive
- Documenti complessi
- Ostacoli all’accesso ai programmi scolastici
Per questo motivo, il manifesto invoca una semplificazione amministrativa urgente, che possa facilitare il lavoro di chi si impegna quotidianamente per promuovere la lettura.
L’importanza delle librerie
In questo contesto, è fondamentale riconoscere l’importanza delle librerie come luoghi di incontro e cultura. Il manifesto sottolinea che la promozione della lettura non può prescindere dalla presenza quotidiana delle librerie, che creano un legame diretto con i lettori. I librai non solo vendono libri, ma raccontano storie, consigliano letture e costruiscono comunità attorno alla cultura.
Gli editori, dal canto loro, hanno il compito di produrre libri e sostenerne la diffusione, ma il manifesto chiarisce che non devono sostituirsi ai librai, i veri mediatori culturali tra lettore e libro. La sinergia tra editori, autori e librai è essenziale per sviluppare una cultura della lettura radicata nella società italiana.
Un appello alla collaborazione
Paolo Ambrosini, presidente di Ali Confcommercio, ha sottolineato che “ancora la lettura non è riconosciuta come un valore” dalle istituzioni scolastiche e dalle famiglie. Questo riconoscimento è cruciale, poiché la lettura non è solo un’attività individuale, ma un elemento fondamentale per il progresso collettivo. Essa stimola il pensiero critico, la creatività e la capacità di comprendere il mondo, rendendo i giovani cittadini più consapevoli e partecipi nella società.
Il manifesto si presenta quindi come un appello a tutti gli attori coinvolti nel mondo della cultura: autori, librai, editori e istituzioni devono lavorare insieme per valorizzare il potere di ogni libro e il suo contributo alla formazione delle nuove generazioni.
In un periodo in cui la digitalizzazione e i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori hanno messo a dura prova le librerie, l’iniziativa di Ali rappresenta un’importante opportunità per rilanciare la lettura e il mondo dei libri in Italia. La creazione di eventi di promozione della lettura, laboratori nelle scuole e incontri tra autori e lettori sono solo alcune delle azioni che possono essere intraprese per incentivare la lettura e restituire il giusto valore ai libri.
Il “Manifesto per la lettura” non è solo un documento, ma un movimento di cambiamento, una chiamata all’azione per tutti coloro che credono nel potere della cultura e della lettura. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile costruire un futuro in cui i libri tornino a occupare un posto centrale nella vita di tutti, con l’obiettivo di formare una società più colta, aperta e inclusiva.