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Lella Palladino presenta il suo attesissimo libro il 24 novembre

Napoli, 22 novembre 2025 – In vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 24 novembre arriva in libreria “Che sia l’ultima. Femminicidi e violenza di genere”, il nuovo libro di Lella Palladino, sociologa e fondatrice della cooperativa sociale Eva. Pubblicato da Donzelli Editore (160 pagine, 15 euro), il volume racconta con dati, storie e riflessioni perché la violenza sulle donne non è un fatto isolato, ma il frutto di un sistema ancora resistente al cambiamento.

Dentro le radici della violenza di genere

Lella Palladino, che in Campania guida quattro centri antiviolenza e tre case rifugio, non si limita a snocciolare numeri o statistiche. Nel suo libro porta il lettore “dentro una realtà spesso nascosta: quella delle vittime dimenticate, dei carnefici protetti, delle istituzioni lente e riluttanti”. Un’espressione che torna spesso nelle sue interviste, quasi a voler sottolineare quanto la narrazione pubblica continui a sminuire o giustificare certi episodi. “Non sono casi isolati”, ha spiegato Palladino in una recente presentazione, “ma la punta di un iceberg che affonda le radici in stereotipi, tradizioni patriarcali e risposte istituzionali che non bastano”.

Storie dal campo e denuncia dura

Il cuore del libro sono le storie raccolte in anni di lavoro nei centri antiviolenza. Racconti di donne che hanno trovato il coraggio di denunciare, ma anche di chi non ce l’ha fatta. “Ogni storia è diversa”, ha detto l’autrice, “ma tutte parlano della stessa solitudine, della stessa fatica a essere credute”. Palladino non risparmia critiche a un sistema che spesso protegge più i carnefici che le vittime. Secondo i dati della cooperativa Eva, solo nel 2024 in Campania sono arrivate oltre 1.200 richieste d’aiuto ai centri della rete. Numeri che, per la sociologa, “sono solo la punta dell’iceberg”.

Cambiamenti in vista, nuove consapevolezze

Accanto alla denuncia, Palladino vede però anche segnali di cambiamento. Negli ultimi anni – scrive nel saggio – sono cresciute le mobilitazioni, le reti di attivismo e le campagne di sensibilizzazione. “C’è una nuova consapevolezza collettiva”, ha raccontato durante un incontro a Napoli, “che sta cambiando il modo in cui il Paese affronta la violenza di genere”. Un percorso lento, certo, ma che secondo lei sta già dando risultati concreti: più spazio nei media, più formazione nelle scuole, più donne ai posti dove si decide.

Dove incontrare l’autrice: Santa Maria Capua Vetere e Roma

Il libro sarà presentato il 1 dicembre a Santa Maria Capua Vetere, a Palazzo San Carlo. Con Lella Palladino ci saranno Gabriella Casella (presidente del Tribunale locale), Tiziana Maffei (direttrice della Reggia di Caserta), Lucia Volpe (prefetta di Caserta), Valeria Valente (senatrice e membro della Commissione bicamerale sul femminicidio) e Giovanna Palermo (docente di Sociologia della devianza all’Università Vanvitelli). Il secondo appuntamento è il 6 dicembre a Roma, alla fiera “Più Libri Più Liberi”. Qui Palladino dialogherà con l’attore e autore Marco Bonini, l’attrice Cristina Donaddio e la sociologa digitale Silvia Semenzin.

Un appello che fa eco in tutto il Paese

“Che sia l’ultima” non è solo il titolo, ma un grido che attraversa tutto il libro. Palladino invita a non abbassare la guardia: “Serve un cambiamento culturale profondo”, ha ripetuto spesso nelle sue uscite pubbliche. E ancora: “Solo così potremo dire che la violenza sulle donne non è più tollerata”. Un messaggio che arriva forte proprio mentre i dati sui femminicidi continuano a scuotere l’opinione pubblica. La speranza – scrive la sociologa – è che la voce delle vittime non venga più ignorata. E che questa sia davvero l’ultima volta.

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