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La pala del Carpaccio torna a casa: la Slovenia riabbraccia un capolavoro artistico

Il 30 agosto 2023 segna un momento di grande significato per la storia culturale e religiosa di Italia e Slovenia. La “Pala della Madonna col bambino, i santi Ambrogio, Pietro, Francesco, Antonio, Chiara, Giorgio e due angeli musicanti” di Vittore Carpaccio torna finalmente nella sua sede originaria, la Chiesa di San Francesco a Pirano, in Slovenia. Questa pala, un capolavoro del Rinascimento veneziano, è stata custodita con grande attenzione dai frati della Basilica del Santo a Padova, per proteggerla dalle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale.

Un evento celebrativo per onorare l’opera

Prima della partenza della pala, si svolgerà un evento intitolato “Saluto a Carpaccio” nella Sala dello Studio Teologico al Santo. Durante questa cerimonia, il rettore della basilica, padre Antonio Ramina, e padre Luciano Bertazzo del Centro Studi Antoniani, presenzieranno per rendere omaggio all’opera e alla sua storia. Inoltre, Giovanna Baldissin Molli, rappresentante del Museo Antoniano, presenterà la tela e le vicende storiche che l’hanno accompagnata fino a oggi.

La storia della pala di Carpaccio

Realizzata intorno al 1505, l’opera di Carpaccio è una delle testimonianze più preziose della sua arte. Vittore Carpaccio, nato a Venezia nel 1465 e morto a Capodistria nel 1526, è noto per la sua abilità nel ritrarre scene sacre e narrative. La pala non rappresenta solo un esempio della maestria artistica dell’epoca, ma è anche un simbolo della storia culturale e religiosa della regione.

  1. 1940: Allo scoppio della guerra, l’opera si trovava nella Chiesa di San Francesco a Pirano.
  2. 1943: I frati decisero di mettere la pala al riparo, trasferendola a Villa Manin, un deposito sicuro.
  3. 29 ottobre 1943: Con la crescente instabilità, la pala fu trasferita a Padova, dove venne custodita nel convento del Santo.

La restituzione della pala al suo luogo di origine rappresenta un gesto simbolico di riconciliazione e valorizzazione della storia condivisa tra Italia e Slovenia. Questo evento coincide con la visita ufficiale del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, in Slovenia, prevista per il 10 e 11 settembre, sottolineando l’importanza di rafforzare i legami culturali tra i due paesi.

Significato culturale della pala

La Chiesa di San Francesco a Pirano, dove la pala tornerà, ha una storia che risale al XIII secolo ed è un importante luogo di culto per la comunità. La pala di Carpaccio non è solo un’opera d’arte, ma un patrimonio culturale che racconta la storia di un’intera comunità e delle sue tradizioni. La sua presenza nella chiesa arricchirà il valore artistico dell’edificio e fungerà da richiamo per turisti e studiosi interessati a esplorare la storia dell’arte e della religione in Slovenia.

Con la restituzione di quest’opera, si riapre un capitolo di ricerca e studi sull’arte di Carpaccio e sul contesto in cui operava. Gli studiosi hanno l’opportunità di approfondire non solo la tecnica dell’artista, ma anche il significato iconografico dei santi rappresentati nella pala e il loro ruolo nella spiritualità dell’epoca. La pala, dunque, non è solo un bell’esempio di arte rinascimentale, ma un documento vivente che continua a raccontare storie di fede, speranza e resilienza.

La cerimonia del “Saluto a Carpaccio” rappresenta un momento di celebrazione non solo per l’opera, ma anche per la storia condivisa delle comunità di Padova e Pirano. Questo evento unisce passato e presente in un abbraccio culturale che promuove la pace e la comprensione reciproca.

Saverio De Luca

Da sempre appassionato di arte e architettura italiana, e voglio portarvi con me attraverso le bellezze nascoste e i tesori conosciuti del nostro paese. Fin da quando ero bambino, sono stato affascinato dai colori, dalle forme e dalle storie che l'arte e l'architettura raccontano. Ho deciso di trasformare questa passione in una carriera, e ora sono qui per condividere con voi il mio viaggio. La mia formazione accademica inizia con una laurea in Storia dell'Arte presso l'Università di Firenze, una città che rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto. È qui che ho sviluppato un occhio critico e una sensibilità particolare nei confronti delle opere d'arte e delle architetture che ci circondano. Ho poi proseguito i miei studi con un master in Architettura e Restauro, che mi ha portato a lavorare su progetti emozionanti di recupero e conservazione. Nel corso degli anni, ho scritto per diverse riviste d'arte e cultura, ma ciò che amo di più è raccontare le storie dietro le opere, dal Rinascimento alle avanguardie moderne, dai capolavori noti alle gemme nascoste. Spero di offrire a tutti voi una visione ricca e appassionata di come questi elementi si intrecciano nella nostra vita quotidiana. Oltre alla scrittura, amo viaggiare per l'Italia, esplorando città storiche, piccoli borghi e magnifici paesaggi per scoprire da vicino le meraviglie dell'architettura e dell'arte che il nostro paese ha da offrire. Sono sempre alla ricerca di mostre interessanti, atelier di artisti e laboratori di artigiani, luoghi in cui la creatività prende forma. Il mio obiettivo è farvi apprezzare la bellezza dell'arte e dell'architettura italiana in tutte le sue sfumature, condividendo con voi non solo le mie conoscenze, ma anche la passione e l'emozione che mi guidano ogni giorno..

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