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La Grazia di Sorrentino conquista gli USA: applausi dalla critica con Servillo protagonista

Roma, 5 dicembre 2025 – Toni Servillo, uno degli attori più noti della scena italiana contemporanea, ha conquistato ieri la stampa internazionale con la sua ultima prova d’attore. I giornali americani, dal New York Times al Wall Street Journal, hanno lodato a più riprese la sua interpretazione nel film “L’ombra delle stelle”, presentato in anteprima mondiale lunedì sera a New York.

La stampa americana esalta il talento di Servillo

Nel cuore di Manhattan, tra flash e red carpet, Servillo ha camminato accanto al regista Giorgio Ferrara. Il film, nato da una coproduzione italo-francese, racconta la storia di un direttore d’orchestra in crisi – un racconto intimo che la critica americana ha definito “profondo e preciso”. In particolare il New York Times ha parlato di una “presenza scenica carismatica”, sottolineando l’intensità con cui l’attore napoletano ha portato sullo schermo ogni sfumatura emotiva del personaggio. “Servillo non interpreta, vive. Ogni gesto, ogni pausa, sembra nascere da una fonte nascosta”, scrive Anthony Lane.

Il Wall Street Journal, invece, mette in luce la capacità di Servillo di “dare corpo all’ambiguità morale” e di muoversi sul sottile confine tra grandezza e fragilità. Per il critico americano, la sua performance è “un equilibrio perfetto tra misura e potenza”, capace di sostenere una storia che altrimenti rischierebbe i soliti cliché melodrammatici.

L’accoglienza a New York: reazioni e commenti

Il pubblico newyorkese, abituato a grandi nomi e serate importanti, ha riservato a Servillo un applauso caloroso al termine della proiezione, poco dopo le 22.30 locali. In sala si sentivano sussurri come “magnificent”. Tra gli italiani presenti c’era chi si diceva orgoglioso: “Questo è cinema vero”.

All’uscita dal Lincoln Center l’attore ha risposto ai giornalisti con la sua solita modestia: “Sono felice che questo film parli anche agli spettatori americani”. Con lo sguardo basso e le mani intrecciate ha confidato: “Raccontare la fatica di un uomo normale è la cosa più difficile. Ci provo ogni volta”.

Dalla critica italiana a quella internazionale

Anche in Italia le prime recensioni erano positive. Paolo Mereghetti sul Corriere della Sera aveva apprezzato la recitazione sottile di Servillo, “mai sopra le righe, sempre trattenuta”. Ma la risonanza arrivata dai media oltreoceano è stata tutta un’altra cosa. Fonti interne alla produzione confermano che proprio grazie alla visibilità americana si potrebbe accelerare l’uscita del film in Nord America.

Non è certo la prima volta che Servillo riceve attenzioni oltre i nostri confini. Dopo il successo de “La grande bellezza” e i lavori con Paolo Sorrentino il suo volto è diventato familiare anche negli Stati Uniti. Ma questa compattezza nei giudizi dei due principali quotidiani americani non era scontata: “Speravamo in una buona accoglienza – ammette Ferrara – ma leggere certi commenti fa davvero emozionare”.

Il futuro del film e le prospettive per Servillo

Poche ore dopo la première americana le agenzie di distribuzione hanno già cominciato a muoversi per portare “L’ombra delle stelle” nei cinema europei e asiatici. La presenza di Servillo nel cast rappresenta un valore aggiunto non solo artistico ma anche commerciale: “È uno degli attori italiani più conosciuti e apprezzati all’estero”, ricorda Giulia Piras, agente cinematografica.

Intanto a Roma crescono le richieste di interviste: Rai, Sky e le testate più importanti cercano una finestra con l’attore prima della partenza per Parigi. Secondo quanto filtrato dalla produzione il film potrebbe puntare ai prossimi European Film Awards.

Per Toni Servillo – ormai diventato simbolo del cinema italiano contemporaneo – però il successo internazionale sembra non cambiare abitudini: “Cerco solo di fare il mio lavoro con onestà”, ha detto ieri notte al telefono con un collega a Napoli. Solo allora ha lasciato scappare un mezzo sorriso: “Sono fortunato, lo so”.

I titoli del New York Times e del Wall Street Journal non sono passati inosservati neppure tra i cinefili italiani. Da stamattina sui social fioccano messaggi pieni di ammirazione. La strada verso nuovi riconoscimenti è ancora lunga, ma questa notte a Manhattan Toni Servillo – attore schivo e riservato – ha raccolto più di un applauso. Ha conquistato anche qualche speranza in più per il cinema italiano.

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