Milano, 17 dicembre 2025 – Il Teatro alla Scala si prepara a ospitare otto serate del balletto “Lo Schiaccianoci” nella versione di Rudolf Nureyev, dal 20 dicembre 2025 al 4 gennaio 2026. Un appuntamento che ogni inverno richiama migliaia di spettatori, specie nel periodo natalizio. Sul palcoscenico milanese torneranno étoile, primi ballerini e ospiti internazionali, attirando appassionati e famiglie da tutta Italia.
“Lo Schiaccianoci” torna alla Scala per le festività
Il famoso balletto tratto dalla favola di Hoffmann, con la musica di Čajkovskij, sarà rappresentato nella versione di Rudolf Nureyev creata nel 1967 e portata per la prima volta a Milano nel 1993. Questo allestimento è ormai una pietra miliare della Scala: basti pensare che nelle passate stagioni più di 200.000 persone – tra adulti, scuole e turisti – hanno seguito lo spettacolo.
Le otto recite inizieranno alle 20 di venerdì prossimo, con spettacoli serali e pomeridiani fino all’Epifania. La direzione musicale è affidata a Valery Ovsyanikov, maestro russo molto amato dal pubblico milanese. Nei ruoli principali si alterneranno alcune delle étoile più celebri del teatro: su tutti spiccano i nomi di Nicoletta Manni, Timofej Andrijashenko e l’atteso ritorno dell’ospite internazionale Vadim Muntagirov.
Attese e preparativi: un classico che non perde fascino
L’atmosfera natalizia si respira già nei corridoi della Scala. Dietro le quinte, i tecnici lavorano senza sosta per mettere a punto ogni dettaglio delle scenografie. Nel laboratorio sartoriale – da sempre fucina di costumi del teatro – sono appena stati sistemati gli abiti originali disegnati da Elisa Rossi per la versione Nureyev. “Quando arriva ‘Lo Schiaccianoci’ c’è sempre un certo fermento,” racconta una sarte veterana. “Abbiamo vestito generazioni di ballerini.”
La richiesta dei biglietti resta molto alta: “Le prime tre date sono quasi sold out,” confermano dalla biglietteria. I prezzi partono dai 40 euro per la galleria fino a superare i 200 euro nei posti migliori in platea, con sconti come sempre riservati agli under 30 e ai gruppi scolastici.
La versione di Nureyev: tecnica, sogno e racconto
La coreografia firmata da Nureyev ha una storia particolare: è nata negli anni Sessanta a Mosca e subito si è distinta per un taglio più narrativo rispetto alle versioni tradizionali. Per l’artista russo lo Schiaccianoci è una favola sospesa tra sogno e realtà, con passi tecnici che mettono alla prova anche i danzatori più esperti.
La prima volta alla Scala fu nel 1993. Da allora lo spettacolo torna quasi ogni Natale, diventando un rito atteso dai bambini ma anche dagli amanti della danza classica che vedono in questo balletto un passaggio obbligato. “Ogni anno è una sfida nuova,” ha detto Nicoletta Manni alla stampa, “perché questa partitura chiede molto sia dal punto di vista tecnico che espressivo.”
Ospiti internazionali e giovani promesse
Nel cast di quest’anno non mancano novità: accanto ai soliti volti noti del corpo di ballo scaligero ci sarà il giovane solista Marco Agostino, cresciuto proprio nelle scuole della Scala e alla sua prima esperienza da protagonista in questa produzione. Tra gli ospiti stranieri spicca la russa Anna Ol, chiamata a interpretare la Fata Confetto.
Il direttore artistico del Corpo di Ballo, Manuel Legris, ha sottolineato l’importanza del lavoro sui giovani talenti: “Abbiamo puntato molto sulle nuove generazioni,” ha spiegato, “e vederli debuttare in uno spettacolo così impegnativo ci riempie d’orgoglio.” L’obiettivo è mantenere viva una tradizione senza trasformarla in una semplice celebrazione fine a sé stessa.
Biglietti, orari e informazioni utili
Le rappresentazioni si terranno al Teatro alla Scala, in via Filodrammatici 2, con ingresso abituale da piazza della Scala. Gli spettacoli inizieranno alle 20 nelle serate feriali (escluso il 24 e il 31 dicembre), mentre le repliche pomeridiane partiranno alle 15. I biglietti si possono comprare sul sito ufficiale o direttamente alla biglietteria centrale dalle 12 alle 18.
Le otto date sono già molto richieste soprattutto dai turisti che affolleranno Milano durante le feste. In zona sono stati potenziati i servizi del trasporto pubblico per facilitare l’arrivo degli spettatori nelle ore serali.
Per Milano – ma in fondo per tutta l’Italia della danza – lo Schiaccianoci alla Scala resta un momento importante per ritrovarsi sotto le luci dorate di uno dei teatri più prestigiosi d’Europa. E solo quando cala il sipario dopo l’ultimo applauso chiunque, anche chi non balla, si sente parte di una storia che va avanti da decenni.



