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Jovanotti: il viaggio oltre il dolore dopo l’incidente

Il 15 luglio 2023 segna un anniversario importante per Jovanotti, che ha scelto di condividere su Facebook i ricordi di un brutto incidente in bicicletta avvenuto due anni fa, in Repubblica Dominicana. In un lungo post, il cantautore racconta con dettagli vividi e un tocco di ironia come, in un primo momento, l’adrenalina avesse offuscato la sensazione di dolore. “Quando ti fai molto male nei primi secondi non senti male, anzi non senti niente”, scrive. Jovanotti ricorda come, dopo la caduta, avesse persino girato un video sorridendo, senza rendersi conto della gravità della situazione.

il giorno dell’incidente

La mattina del 15 luglio 2021, Jovanotti si era svegliato prima dell’alba, pronto per un’avventura in bicicletta. Si trovava in visita a casa di amici, in un soggiorno di relax con la sua compagna, Francesca. “Mi ero portato la bici, una gravel, così da esplorare un po’ l’isola fuori dai compound per villeggianti”, racconta. Conoscendo il proprio amore per l’attività fisica, il cantautore aveva deciso di pedalare nella calda umidità tropicale, ignorando i rischi che lo attendevano.

La sua meta era una spiaggia che presumeva deserta, ma non aveva idea degli eventi drammatici che si sarebbero susseguiti. Jovanotti descrive un bellissimo rettilineo circondato da piantagioni di canna da zucchero, ma la bellezza del paesaggio non gli ha risparmiato un incontro inaspettato con un dissuasore di velocità. “L’asfalto appena rifatto rendeva invisibile il dissuasore di velocità che il fruttarolo aveva steso davanti al suo negozietto”, spiega, rivelando come un semplice errore di valutazione avesse cambiato radicalmente il corso della sua giornata.

le conseguenze dell’incidente

La caduta gli causò gravi lesioni:

  1. Il piede fu fratturato in modo tale da trovarsi al contrario.
  2. La clavicola gli perforò la pelle della spalla.

Il momento cruciale fu accompagnato dal suono delle sirene dell’ambulanza, che segnarono l’inizio di un lungo e difficile percorso di recupero. “Fu così che è iniziata una nuova avventura, fatta di intervento chirurgico d’urgenza fallito, un batterio entrato nel mio femore tritato in una sala operatoria che assomigliava più a un locale di reggaeton che a un luogo sterilizzato”, scrive, portando alla luce la durezza della sua esperienza.

il percorso di recupero

Il percorso di recupero non è stato affatto facile. Jovanotti ha dovuto affrontare un’ulteriore operazione sei mesi dopo, in Italia, per sistemare ciò che era rimasto danneggiato e ha intrapreso un’intensa riabilitazione. “Ginnastica, ginnastica, ginnastica”, ripete, sottolineando l’importanza della perseveranza fisica e mentale. L’obiettivo era chiaro: tornare sul palco, riprendere a camminare senza stampelle e, naturalmente, tornare in bicicletta.

Oggi, Jovanotti riconosce che il dolore è diventato un compagno di viaggio. “Oggi mi fa ancora male, ho questo dolore fisso che ormai è talmente familiare che lo vivo come un compagno di viaggio”, afferma. La sua determinazione è contagiosa: “Io gli sto addosso, mi alleno tutti i giorni, lui mi sfida, io non mollo”. La resilienza e la passione del cantautore sono evidenti, e il dolore, che un tempo sembrava un ostacolo insormontabile, è diventato parte della sua storia di rinascita.

La musica ha giocato un ruolo fondamentale nel suo processo di guarigione. “Abbiamo appena fatto un tour di 54 concerti ed è stato bellissimo farlo, e si è divertito pure lui, il dolore”, scrive Jovanotti, mostrando come la musica possa fungere da catarsi e liberazione. Durante i concerti, il dolore sembrava dimenticarsi della sua presenza, lasciando spazio alla gioia e all’energia della performance.

Ora, Jovanotti guarda al futuro con speranza e determinazione. Il 26 luglio lo attende un altro palco, quello del No Borders Festival, nella Valle dei Laghi di Fusine, in Friuli Venezia Giulia. Questo evento speciale vedrà la partecipazione di 5000 ciclisti, tutti giunti al festival in bicicletta. “Mi ero riproposto, quando un anno fa è nata l’idea di questo concerto speciale, di arrivare in bici anche io. Partendo da casa mia”, afferma, mostrando la sua volontà di affrontare una sfida di 770 km, un chilometro per ogni giorno trascorso dal suo incidente.

L’energia di Jovanotti è contagiosa e il suo messaggio di resilienza e positività continua a ispirare i suoi fan. In un mondo dove le difficoltà possono sembrare schiaccianti, la sua storia di guarigione e determinazione ci ricorda che, nonostante le avversità, è possibile continuare a lottare e trovare la bellezza nella vita e nella musica.

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