La ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma si è conclusa con un bilancio positivo, caratterizzato da un’ampia partecipazione di pubblico e dalla celebrazione di opere cinematografiche di grande valore. Quest’anno, i film italiani hanno dominato la scena, aggiudicandosi quattro premi importanti, ma il riconoscimento più ambito, quello di miglior film, è andato a “La mia famiglia a Taipei” di Shih-Ching Tsou. Questa pellicola anglo-franco-taiwanese esplora il tema del ritorno e della rinascita in una città densa di memorie. Il film, che sarà distribuito nelle sale italiane a Natale dalla I Wonder Pictures, racconta la storia di una famiglia che torna a Taipei, un luogo che rappresenta per loro sia un passato che un futuro da costruire.
Riconoscimenti e premi
Paola Cortellesi, presidente del concorso Progressive Cinema, ha commentato l’eccezionale qualità della selezione di film: “La decisione sui premi è stata difficile, perché la selezione era veramente incredibile. È stata fatta con grande, grande cura.” La Cortellesi ha sottolineato l’importanza del dialogo tra i membri della giuria dopo la visione dei film, un’opportunità che ha arricchito l’esperienza di valutazione. Ha anche espresso preoccupazione per i tagli al settore cinematografico previsti dalla manovra finanziaria, avvertendo che “si spegne lo stimolo culturale” e che il cinema è una forma d’arte che coinvolge migliaia di lavoratori che meritano supporto.
Un momento significativo della cerimonia di premiazione è stato dedicato a Jasmine Trinca, che ha ricevuto il premio come miglior attrice per la sua interpretazione in “Gli occhi degli altri” di Andrea De Sica, un film ispirato al celebre delitto Casati Stampa. Durante il suo discorso, Trinca ha riflettuto sul potere del cinema di stimolare empatia e consapevolezza, richiamando l’attenzione su questioni sociali e umane. Ha menzionato le voci di coloro che soffrono e l’importanza di dar loro spazio, sottolineando il suo impegno verso tutte le donne che cercano di trovare la loro voce in un mondo spesso ostile.
Altri premi e riconoscimenti
Il premio come miglior attore è andato ad Anson Boon per la sua interpretazione in “Good Boy”, una favola oscura diretta da Jan Komasa. Boon ha condiviso il palco con Justin De Vivo, il giovane attore che interpreta Willy Monteiro nel film “40 Secondi”, diretto da Vincenzo Alfieri. Questo film, che narra le 24 ore che hanno preceduto l’omicidio di Willy, ha ricevuto il premio speciale della giuria, un riconoscimento che ha toccato profondamente i membri del cast.
Tra gli altri premi assegnati, si segnalano:
- Miglior documentario: “Cuba & Alaska” di Yegor Troyanovsky, che racconta la storia di due soldatesse volontarie soccorritrici impegnate sul fronte ucraino.
- Premio per l’opera prima: “Tienimi presente” di Alberto Palmiero, un film dedicato a coloro che cercano il loro posto nel mondo.
Un momento di forte polemica è stato sollevato dal regista Alireza Khatami, vincitore del premio per la migliore sceneggiatura con “The Things You Kill”. Khatami ha denunciato come i festival di cinema siano stati utilizzati come strumenti di propaganda per gli interessi del potere coloniale, criticando l’atteggiamento di neutralità di fronte alle ingiustizie, in particolare riferendosi alla situazione in Gaza.
Un successo di pubblico
Nonostante le sfide, la Festa del Cinema di Roma ha registrato numeri impressionanti: oltre 116.000 presenze (un aumento del 6% rispetto all’anno precedente), con circa 82.000 biglietti emessi. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso il suo apprezzamento per il successo dell’evento, sottolineando come la Festa abbia rappresentato una presenza significativa nella città, coinvolgendo il pubblico e celebrando la cultura e l’arte. Gualtieri ha elogiato l’organizzazione dell’evento, riconoscendo il lavoro di tutte le persone coinvolte e l’importanza di mantenere viva la tradizione cinematografica.
La Festa del Cinema di Roma non è solo un luogo di celebrazione per i cinefili, ma un’importante piattaforma per discutere e riflettere su questioni contemporanee, unendo artisti, pubblico e critica in un dialogo che si estende ben oltre le proiezioni. La prossima edizione si terrà dal 14 al 25 ottobre 2026, promettendo di continuare a essere un punto di riferimento per il cinema e la cultura non solo in Italia, ma a livello internazionale.





