Il 9 maggio segna un momento di grande importanza per la letteratura contemporanea italiana con l’inaugurazione della decima edizione dei Colloqui dell’Abbazia. Questo evento, che avrà luogo nell’incantevole Abbazia di Rosazzo a Manzano, in provincia di Udine, si prepara ad accogliere il romanzo “Istella mea” di Ciriaco Offeddu. Curata da Elda Felluga e Margherita Reguitti, la rassegna è organizzata dalla Fondazione Abbazia di Rosazzo in collaborazione con Livio Felluga e Vigne Museum, e gode del supporto del Comune di Manzano e di Banca Intesa Sanpaolo.
Ciriaco Offeddu, autore di grande spessore, porta con sé un bagaglio di esperienze uniche. Laureato in ingegneria elettronica e con un master in Creative Writing alla City University di Hong Kong, ha lavorato come manager internazionale e ha prodotto documentari di rilevanza globale. Il suo romanzo d’esordio, “Istella mea”, è già considerato un fenomeno letterario dell’anno, capace di attrarre lettori e critici.
la trama di “istella mea”
La storia di “Istella mea” si sviluppa tra la Sardegna e l’Argentina, affrontando temi attuali come migrazione, amore e vendetta. Ambientata nella Nuoro degli anni ’60, un periodo di profondi cambiamenti sociali e culturali per la Sardegna, la narrazione si arricchisce di una dimensione onirica e nostalgica. L’Argentina, che ha storicamente accolto numerosi emigrati sardi, fa da sfondo a una storia che evoca il realismo magico, richiamando autori come Isabel Allende e Gabriel García Márquez.
Il personaggio principale, Rechella, è una donna in fuga da una terra tanto aspra quanto affascinante, simbolo di una Sardegna intrisa di leggende e tradizioni. Rechella rappresenta un dualismo tra due archetipi femminili: da un lato, la sùrbil, una creatura leggendaria che prosciuga le energie vitali, e dall’altro, la donna innamorata, pronta a tutto per recuperare la sua “stella” perduta. Questo conflitto non solo riflette una tensione interiore, ma offre anche una profonda riflessione sulla condizione delle donne, spesso schiacciate tra aspettative sociali e desideri personali.
l’importanza dei colloqui dell’abbazia
“Istella mea” ha già raggiunto vertici di vendita, segno di un’accoglienza entusiasta da parte del pubblico. La rassegna dei Colloqui dell’Abbazia, che da dieci anni racconta luoghi, parole e visioni legate al territorio e alla cultura del viaggio, si arricchisce di un’opera che stimola il dibattito su temi di grande rilevanza.
L’Abbazia di Rosazzo, con la sua storia secolare, rappresenta un luogo ideale per eventi culturali. Fondata nel 1106, ha svolto un ruolo cruciale come centro religioso e culturale, continuando oggi a essere un punto di riferimento per la cultura e l’arte. La scelta di questo scenario per la presentazione di “Istella mea” invita alla contemplazione e alla riflessione, elementi essenziali per una fruizione profonda della letteratura.
un’opportunità di confronto
L’incontro di apertura dei Colloqui dell’Abbazia non sarà solo un momento di presentazione del libro, ma un’opportunità per discutere temi complessi come identità, memoria e il significato del viaggio. Relatori e ospiti si confronteranno su questi argomenti, creando un dialogo stimolante che arricchirà l’esperienza dei partecipanti.
Il supporto di realtà come Livio Felluga e Vigne Museum, insieme alla collaborazione con istituzioni locali, è fondamentale per il successo della rassegna. In un’epoca in cui la cultura sembra spesso messa in secondo piano, eventi come i Colloqui dell’Abbazia sono essenziali per mantenere viva la discussione su temi di rilevanza collettiva.
La decima edizione dei Colloqui dell’Abbazia si preannuncia quindi come un’importante occasione di incontro e confronto. Con “Istella mea” di Ciriaco Offeddu come punto di partenza, il pubblico avrà l’opportunità di immergersi in una narrazione che, pur radicata nella realtà, si libra verso l’onirico e il fantastico, stimolando riflessioni su identità, memoria e le complesse dinamiche del viaggio umano.