Infarto cardiaco, il sintomo che pochissimi conoscono: solo così puoi salvarti la vita

Sapresti riconoscere i sintomi di un infarto cardiaco? Ecco quali sono i fattori di rischio e quando è davvero il caso di preoccuparsi.

È strana, la società di oggi. Se ci soffermiamo a pensare, in effetti, in alcuni casi siamo soliti dare importanza a cose di poco conto e che si limitano alla mera apparenza, mentre ciò a cui davvero dovremmo prestare attenzione, lo riduciamo ai minimi termini e lo diamo per scontato. Quante volte, ad esempio, ci è capitato di essere sommersi dagli impegni, e di tralasciare determinati segnali che il nostro corpo ha cercato di inviarci? Molte, probabilmente. Perché oramai siamo così sopraffatti dalla routine che, spesso, qualsiasi fastidio che avvertiamo lo riconduciamo a stress e stanchezza.

Infarto cardiaco
Come riconoscere un infarto cardiaco – arabonormannaunesco.it

Talvolta sono proprio le due suddette condizioni a porci in una condizione di malessere, certo. Altre volte, invece, anche piccoli fastidi che reputiamo banali e di poco conto possono essere un campanello d’allarme. Patologie e malori non chiedono mai il permesso di arrivare. Al contrario, essi si presentano in maniera perentoria e indiscriminata. In alcuni casi, inoltre, si verificano sintomi subdoli, come per ciò che concerne l’infarto cardiaco.

L’infarto, per chi non lo sapesse, è la condizione che si verifica quando in un’arteria coronaria si forma un coagulo di sangue, interrompendo così il corretto afflusso di sangue al cuore. Per proteggersi ed essere preparati a ogni evenienza, è importante sia conoscere i fattori di rischio che possono provocare un infarto, sia i sintomi più comuni, in modo da saperli riconoscere in tempo ed essere in grado di chiedere aiuto.

Infarto cardiaco: quali sono i sintomi da riconoscere

Prima di capire quali siano i sintomi riconducibili all’infarto, è bene avere una panoramica generale di quelli che sono i fattori di rischio, ovvero, tutte quelle condizioni per le quali è più facile che si verifichi un infarto del miocardio. Così come si evince sul sito dell’Humanitas Mater Domini “materdomini.it”, i fattori determinati possono essere la presenza di diabete mellito; l’ipertensione arteriosa; la presenza di colesterolo alto e trigliceridi nel sangue; una vita troppo sedentaria; l’obesità; la familiarità; lo stress; l’uso di droghe; il fumo; l’età (45 anni per gli uomini, 55 per le donne), e il sesso, in quanto gli uomini sono maggiormente soggetti alle patologie coronariche.

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I sintomi dell’infarto – arabonormannaunesco.it

Per quanto riguarda i sintomi, invece, il portale precedentemente citato suggerisce di fare attenzione ai seguenti segnali: nausea e vomito; sudorazione; sensazione di svenimento; dolore nella parte alta dello stomaco; dolore che, partendo dal petto, può diramarsi verso la spalla, il braccio, la schiena, e talvolta anche fino ai denti e alla mandibola; oppressione avvertita al centro del petto per più di venti minuti, e dolore toracico.

Ovviamente, più sintomi di questo tipo si avvertono, più è probabile che ci sia in corso un infarto del miocardio. In questi casi, meglio non sottovalutare la situazione, chiedere immediatamente aiuto e chiamare un’ambulanza. Nel caso in cui tale servizio non fosse disponibile, è necessario farsi accompagnare da qualcuno in ospedale il più velocemente possibile. Un intervento tempestivo del personale medico riuscirà così a salvare il paziente ed evitare danni permanenti e/o irreversibili.

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