In arrivo un nuovo bonus da 100 euro al mese e non è il Bonus Renzi

Buste paga, ben presto in arrivo un terzo bonus da 100 euro al mese. Ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo.

In arrivo un nuovo bonus da 100 euro al mese direttamente in busta paga. Ma attenzione ciò non ha nulla a che vedere con il bonus Renzi.

Nuovo bonus 100 euro in arrivo
In arrivo un nuovo bonus da 100 euro al mese: ecco tutto quello che devi sapere – arabonormannaunesco.it

Molti si chiederanno come poterne beneficiare. Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere al riguardo.

Bonus 100 euro: ecco tutto quello che devi sapere

Oggi esistono ben due bonus in busta paga da 100 euro netti: il primo è il trattamento integrativo ( ex bonus Renzi) riconosciuto ai sensi della legge n. 234 del 2021 a coloro che hanno uno stipendio annuo lordo di almeno 8.174 euro e fino a un massimo di 15 mila, mentre l’altro è merito dello sgravio contributivo che si applica in favore degli stipendi fino a 2.692 euro lordi. Ma dal prossimo anno potrebbe aggiungersi un terzo bonus di 100 euro, sempre a patto che il governo riesca a trovare le risorse.

Bonus 100 euro
Busta paga, in arrivo un nuovo bonus di 100 euro : ecco come ottenerlo – arabonormannaunesco.it

Il governo interverrà ancora sugli stipendi. In particolare, la novità dovrebbe essere rappresentata da un nuovo taglio delle aliquote Irpef rispetto a quello già attuato nel 2024 con il quale appunto potrebbe scattare un terzo bonus di 100 euro su alcuni stipendi.

Ma non sarebbe cumulativo con quelli già esistenti: mentre oggi l’ex bonus Renzi di 100 euro va a coinvolgere i redditi più bassi, chi appunto ha uno stipendio tra gli 8.174 e i 15.000 euro, e lo sgravio contributivo quelli di fascia media, quanto risulterebbe da un eventuale nuova revisione dell’Irpef interesserebbe i redditi più elevati, intorno ai 50 mila euro l’anno.

L’Irpef potrebbe cambiare ancora nel 2025 a vantaggio delle buste paga dei lavoratori.

  • per i redditi fino a 28 mila euro si applica una ritenuta del 23%;
  • per i redditi superiori a 28 mila e fino a 50 mila euro la ritenuta è del 35%;
  • infine, per la parte che supera i 50 mila euro si sale al 43%.

Nel 2025 si proverà a fare un ulteriore alleggerimento dell’imposta sul reddito coinvolgendo anche i ceti medio-alti.

Infatti ci sono diverse ipotesi a riguardo, ognuna delle quali garantirebbe un diverso bonus in busta paga.

La prima ipotesi è quella meno costosa per lo Stato e prevede un innalzamento del secondo scaglione con la percentuale del 35% che verrebbe applicata per i redditi fino a 55 mila euro.

Nel dettaglio, ai 260 euro risparmiati per la minore aliquota tra la parte di reddito compresa tra i 15 mila e i 28 mila euro. A ciò va aggiunto un ulteriore 8% in meno per la parte compresa tra i 50 e i 55 mila euro. Ma fino a un massimo di 400 euro. In totale, dunque, per loro ci sarebbe un bonus in busta paga di 660 euro annui.

La seconda ipotesi prevede la riduzione anche dell’aliquota applicata per il secondo scaglione (tra i 28 mila e i 50 mila attualmente ma con il limite che appunto potrebbe essere esteso a 55 mila) che verrebbe portata dal 35% al 34%.

Ci sarebbe così un guadagno ulteriore rispetto al 2024 di 230 euro l’anno per uno stipendio di 50 mila euro, persino 670 euro (con l’aggiunta dei 260 euro risparmiati per la parte di reddito compresa tra i 15 mila e i 28 mila euro) per chi ne guadagna 55 mila euro.

Infine, la terza ipotesi di riforma prevede che per il secondo scaglione l’aliquota è ridotta al 33%.

In tal caso il risparmio per chi ha un reddito annuo fino a 50 mila euro può arrivare a 440 euro. Mentre per chi ne guadagna 55 mila euro si sale a 940 euro.

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