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Il ritorno delle antiche mappe: il restauro delle carte geografiche di palazzo vecchio

Dopo tre anni di meticoloso lavoro, la Sala Guardaroba di Palazzo Vecchio, conosciuta anche come Sala delle Carte Geografiche, ha finalmente riaperto al pubblico. Questo restauro ha riportato alla luce non solo la bellezza estetica, ma anche l’importanza storica di questo straordinario ambiente. Grazie a una generosa donazione della Fondazione Friends of Florence, i visitatori possono ora ammirare le 53 carte geografiche e un mappamondo completamente restaurato, simbolo della grande tradizione cartografica del XVI secolo.

La storia delle carte geografiche

Le carte, dipinte a olio su tavola, sono il risultato del lavoro di Egnazio Danti e Stefano Bonsignori, che tra il 1563 e il 1586 hanno creato queste opere, offrendo una visione unica del mondo conosciuto all’epoca. La ricchezza di dettagli e la bellezza estetica di queste carte rendono la sala un tesoro di conoscenza e cultura. Durante il restauro, è emerso che il mappamondo centrale fu completamente rifatto da Matteo Neroni, l’ultimo cosmografo della corte medicea, tra il 1605 e il 1613. Questo intervento ha rivelato che della prima versione del mappamondo di Danti non rimane praticamente nulla, se non la struttura esterna in metallo e alcuni elementi dell’armatura interna in ferro.

Interventi di restauro e innovazioni

Il progetto di restauro ha incluso diversi interventi significativi:

  1. Consolidamento strutturale del pavimento della sala.
  2. Creazione di un nuovo sistema di illuminazione basato su tecnologia domotica, con l’utilizzo di luci a LED.
  3. Manutenzione completa degli armadi monumentali in legno di noce, decorati con intricati intagli.

Questi interventi non solo hanno migliorato l’estetica della sala, ma hanno anche garantito la preservazione a lungo termine delle opere esposte.

L’importanza del restauro per il patrimonio culturale

Simonetta Brandolini d’Adda, presidente di Friends of Florence, ha sottolineato come questo restauro unisca arte, storia e geografia, celebrando il patrimonio culturale fiorentino. La sindaca Sara Funaro ha evidenziato il valore della sala come un elemento fondamentale del percorso museale di Palazzo Vecchio, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito al restauro. Inoltre, il progetto ha incluso l’implementazione di apparati divulgativi e filmati in 3D, che permettono ai visitatori di immergersi completamente nelle opere e nella loro storia.

Un’altra novità è rappresentata dal sito web progettato dal Museo Galileo, che offre un’esperienza di esplorazione virtuale della Sala delle Carte Geografiche. Questo strumento permetterà a chiunque di esplorare la sala in dettaglio, consultando contenuti e approfondendo le informazioni sulle opere esposte.

Le carte geografiche, ora tornate a splendere, sono state restituite alla loro bellezza originaria grazie all’impegno di Friends of Florence e al lavoro dei professionisti coinvolti nel restauro. La Sala delle Carte Geografiche non è solo un luogo di conservazione, ma anche un punto di partenza per riflessioni più ampie sul significato della geografia storica e sul suo impatto sulla nostra comprensione del mondo.

Palazzo Vecchio continua a essere un simbolo di Firenze e della sua ricca storia. Con queste nuove migliorie, i visitatori possono vivere un’esperienza culturale ancora più significativa, immergendosi nella bellezza delle opere e nella storia che esse raccontano. La sala, ora più accessibile e affascinante che mai, rappresenta un invito a esplorare il passato e a scoprire come la geografia ha plasmato le società nel corso dei secoli.

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