Un politico si dimette perché “guadagna troppo poco”, causando uno scandalo: 10.000 euro al mese non gli bastano per il mutuo.
Un politico ha scatenato non poche polemiche a causa delle sue dichiarazioni. È capitato che un membro del Governo ha annunciato di voler lasciare l’incarico perché il suo stipendio è troppo basso. Il deputato guadagnava 10.000 euro al mese, nonché intorno ai 120.000 all’anno e a lui non bastavano. Le critiche ovviamente non sono tardate ad arrivare, poiché tante persone campano anche con 1.000 al mese.
In particolare, a destare scalpore, è il fatto che il deputato si è voluto dimettere perché secondo lui il suo stipendio “troppo basso” da politico non gli permetteva di condurre la sua vita agiata. È per questo motivo che le sue parole sono state accolte con la disapprovazione dell’opinione pubblica. Tutto è cominciato nel mese di novembre, quando il politico ha annunciato di trovarsi in vere e proprie difficoltà economiche.
Guadagna troppo poco e si dimette: il politico suscita scalpore, le sue parole
Non solo i poveri hanno problemi economici. La vicenda di un politico molto noto fa scoprire che si può essere benestanti ma non riuscire a pagare le rate dell’affitto o del mutuo. Tuttavia, la storia ha scatenato tantissime polemiche: il deputato non riusciva a pagarsi le rate di un mutuo di più di 2.500 euro, in quanto aumentate. Il politico, però, guadagnava 10.000 euro al mese!
Non è successo in Italia, come si potrebbe essere indotti a credere, ma nella lontana Gran Bretagna. Gli stipendi dei politici del nostro Governo variano, sebbene di poco, poiché un ministro nostrano percepisce intorno a 9.000 euro al mese, secondo recenti stime, anche se non trovano conferme ufficiali. Tuttavia, per qualcuno può essere uno stipendio misero, tanto da non permettersi di pagare un mutuo.
A lasciare il suo ruolo da politico è l’ex deputato e conservatore, George Freeman, il quale ha dichiarato che il suo mutuo era sempre più costoso e non era più in grado di pagarlo. Per cui lo scorso novembre ha annunciato di voler abbandonare il suo incarico politico, scatenando non poche polemiche nella società britannica. “Mi sono dimesso perché il mio mutuo è aumentato da 800 a 2.000 sterline, cosa che non potevo permettermi con uno stipendio da ministro”, aveva detto l’ex politico a Guardian.
