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Il futuro che ci attende: visioni di Accorsi, De Angelis e Fogliati tra 100 anni

Immaginare il futuro è un esercizio affascinante e, a volte, inquietante. Come sarà il mondo fra un secolo? Questa domanda coinvolge scienziati e artisti in un dialogo profondo e stimolante, ed è il fulcro della seconda edizione di Planetaria, un festival unico che unisce scienza e arte. Diretta da Stefano Accorsi, la manifestazione si svolgerà dal 26 al 28 settembre presso il prestigioso Teatro della Pergola di Firenze.

Un palcoscenico di riflessione e creatività

Planetaria si presenta come un palcoscenico di riflessione e creatività, dove attori e scienziati collaboreranno per esplorare il cambiamento climatico e le sue conseguenze, ma anche per immaginare un futuro migliore. Sul palco si alterneranno nomi noti come Matilda De Angelis, Pilar Fogliati, Teresa Saponangelo, Matteo Giuggioli e Nicolas Maupas, insieme a esperti del calibro di Giulio Boccaletti, direttore scientifico del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici, e Claudia Pasquero dell’Università di Milano-Bicocca.

Conferenze immaginarie e temi attuali

Un elemento distintivo di Planetaria è la sua formula innovativa: gli incontri si trasformeranno in “conferenze immaginarie”, dove il dialogo tra scienza e arte diventa un vero e proprio spettacolo. Ogni giornata avrà un tema specifico:

  1. 26 settembre: Il futuro della Puglia, una regione che affronta sfide significative a causa della crisi climatica, ma con opportunità di rinascita attraverso iniziative sostenibili.
  2. 27 settembre: Il destino delle città, un tema cruciale in un’epoca di urbanizzazione crescente e cambiamenti ambientali.
  3. 28 settembre: Il contrasto tra modelli economici, con un nord ricco di risorse e imprese, dove si confronteranno approcci speculativi e lungimiranti.

Stefano Accorsi, durante la presentazione del festival, ha sottolineato l’importanza di Planetaria come “spazio di dialogo e confronto tra arte e scienza”. L’obiettivo è affrontare temi attuali come le emergenze climatiche e sociali, e fenomeni emergenti come l’eco-ansia, che colpisce sempre più giovani.

Planetaria Sound e l’importanza della musica

Una delle novità più interessanti di questa edizione è Planetaria Sound, una sezione interamente dedicata alla musica. Qui, artisti giovani e impegnati sui temi della sostenibilità, come Ariete e Alfa, si esibiranno e converseranno con il pubblico. Le loro performance, in programma rispettivamente il 27 e il 28 settembre, stimoleranno una riflessione profonda sull’ambiente e sulle sfide che ci attendono.

In aggiunta agli eventi principali, il festival proporrà una serie di cortometraggi a tema ambientale presso il Giunti Odeon, ampliando l’offerta culturale e coinvolgendo anche le famiglie e i bambini. Attraverso laboratori e attività interattive, Planetaria si propone di educare le nuove generazioni sull’importanza della sostenibilità e della protezione dell’ambiente.

Planetaria è il frutto della collaborazione tra Stefano Accorsi e Filippo Gentili, direttore teatrale, insieme a Superhumans, un team dedicato alla produzione culturale. Questo festival è realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro della Toscana e gode del patrocinio della Commissione Europea, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Comune di Firenze, a testimonianza dell’importanza e della rilevanza del tema trattato.

In un momento storico in cui il cambiamento climatico è al centro del dibattito globale, eventi come Planetaria rappresentano una piattaforma fondamentale per riflettere sul futuro. La combinazione di arte e scienza non solo arricchisce il panorama culturale, ma offre anche nuove prospettive per affrontare le sfide che ci attendono. La visione di un mondo migliore, più sostenibile e giusto per le generazioni future è ciò che guida i partecipanti e gli organizzatori di questo festival, rendendo Planetaria un evento imperdibile per chiunque desideri essere parte di questa conversazione cruciale.

Con un programma ricco di eventi, incontri e performance, Planetaria si propone di non solo intrattenere, ma anche educare e ispirare. È un invito a sognare e progettare insieme un futuro in cui arte e scienza collaborano per affrontare le sfide più urgenti. Con il talento di attori e scienziati pronti a condividere le loro visioni, il festival si preannuncia come un’occasione imperdibile per riflettere su come costruire un mondo migliore nei prossimi cento anni.

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