×

Il 63esimo Premio Faenza: una celebrazione della ceramica d’arte

Il 28 giugno 2025, il Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC) di Faenza inaugura la mostra del 63esimo Premio Faenza, una delle manifestazioni più prestigiose nel panorama della ceramica d’arte contemporanea. Questo evento biennale, che si protrarrà fino al 30 novembre, celebra la creatività di oltre 100 artisti provenienti da tutto il mondo, presentando opere che spaziano da sculture a installazioni, tutte unite dalla stessa materia: la ceramica.

Quest’anno, il premio ha visto vincitrici due opere di grande impatto visivo e concettuale: ‘November’ di Hanna Miadzvedzeva e ‘Subtle conversations of states of mind’ di Léa Renard. La prima, premiata nella categoria over 35, si distingue per la sua forma semplice di vaso, la cui superficie è lavorata con una maestria tecnica che evoca l’interazione tra forze naturali ed emozioni umane. La seconda, vincitrice nella categoria under 35, è un’installazione che si presenta come una wunderkammer, un vero e proprio scrigno di meraviglie ceramiche, dove ogni pezzo racconta una storia unica attraverso colori e significati diversi.

La storia del Premio Faenza

Il Premio Faenza ha una lunga storia, essendo stato istituito nel 1938 come manifestazione nazionale, per poi diventare internazionale nel 1963. Questo cambiamento ha permesso al premio di ampliare la sua portata, diventando un punto di riferimento per artisti e critici del settore. Claudia Casali, direttrice del MIC di Faenza, sottolinea come negli ultimi 25 anni ci sia stata una crescente attenzione verso la ceramica come linguaggio artistico contemporaneo. “È un dato molto interessante che conferma l’impegno che abbiamo profuso”, afferma Casali, evidenziando la trasformazione delle modalità di interpretazione e accoglienza di questa forma d’arte.

Temi attuali e opere significative

La mostra di quest’anno affronta temi di grande attualità, riflettendo sull’incertezza dei tempi moderni. Le opere esposte esplorano questioni come:

  1. Sostenibilità
  2. Guerre
  3. Problemi ambientali
  4. Disuguaglianze sociali

Ogni artista ha portato il proprio punto di vista, contribuendo a un dialogo collettivo che si manifesta attraverso forme e colori. La giuria internazionale, composta da esperti del settore, ha selezionato le opere in base alla loro originalità e capacità di affrontare questi temi complessi.

Oltre ai premi principali, la mostra presenta anche opere di altri artisti premiati, tra cui ‘Rovine’ di Marta Palmieri, vincitrice del Premio Presidenza della Camera dei Deputati, e ‘Duet’ di Martin Smith, premiato dalla Presidenza del Senato della Repubblica. Altre opere degne di nota includono ‘A poem for ephemeral moments’ di Yaerin Pyun, che ha ricevuto il Premio Monica Biserni, e ‘Ossario Organico’ di Mattia Vernocchi e Francesco Bocchini, vincitori del Premio Rotary. La varietà delle opere riflette la ricchezza e la diversità dell’arte ceramica contemporanea.

Un’importante piattaforma per giovani artisti

La mostra non è solo un’opportunità per ammirare opere d’arte, ma rappresenta anche un’importante occasione di riflessione e confronto. Gli artisti coinvolti, provenienti da diverse parti del mondo, offrono una panoramica delle varie influenze culturali e delle pratiche artistiche contemporanee. Questo scambio di idee e stili arricchisce il panorama ceramico, promuovendo un dialogo tra tradizione e innovazione.

L’evento si pone anche come un’importante piattaforma per i giovani artisti. La sezione under 35 ha visto la partecipazione di talenti emergenti che portano nuove visioni e approcci freschi alla ceramica. Questo è un segnale positivo per il futuro dell’arte ceramica, che continua a evolversi e adattarsi ai cambiamenti della società e della cultura.

In un mondo in cui l’arte è spesso relegata a spazi commerciali o a eventi elitari, il Premio Faenza si distingue per la sua capacità di valorizzare la ceramica come forma d’arte accessibile e significativa. La manifestazione offre l’opportunità di esplorare una disciplina che, pur avendo radici antiche, continua a sorprendere e a innovare.

La ceramica, come dimostrano le opere esposte, non è solo un mezzo di espressione estetica, ma anche uno strumento di commento sociale e politico. Gli artisti utilizzano la materia per affrontare questioni urgenti e per comunicare emozioni complesse, rendendo la ceramica un linguaggio potente e attuale. La 63esima edizione del Premio Faenza si presenta quindi non solo come un evento da non perdere per gli amanti dell’arte, ma anche come un’importante occasione di dialogo e riflessione su temi di rilevanza mondiale.

Change privacy settings
×