I dolori alla schiena possono indicare (anche) qualcosa di più serio: ecco tutti i sintomi da monitorare

I dolori alla schiena sono spesso conseguenza di uno sforzo fisico, in alcuni casi possno essere però la conseguenza di qualcosa di più grave.

Avere un malessere non è certamente l’ideale, specialmente se questo si riscontra quando si hanno degli impegni da portare avanti, familiari e lavorativi, e non si ha la possibilità di sottarsi. In questi casi, specialmente se il problema diventa fastidioso si sceglie di assumere una serie di antidolorifici, soluzione che può essere adatta sul momento, ma che cura l’effetto e non certamente la causa.

dolori alla scheina causa grave malattia
I dolori alla schiena possono essere davvero fastidiosi – Foto | Arabonormannaubesco.it

Quando si verificano situazioni simili, a maggior ragione se durano per diverso tempo, sarebbe bene inevitabilmente capire quale possa essere la motivazione all’origine, se possibile attraverso il consulto con un medico. Questo vale anche per i dolori alla schiena, che non dovrebbero mai essere sottovalutati se risultano essere una costante o quasi.

Dolori alla schiena: forse la causa non è quella che pensi

I dolori alla schiena possono essere un problema frequente, a maggior ragione dai 40 anni in su, specialmente se si fa un lavoro che può richiedere un notevole sforzo fisico e che la porta a stare in tensione. A volte può verificarsi anche in chi sta per gran parte della giornata alla scrivania, magari perché arriva ad avere, quasi senza accorgersene, una posizione che non la porta ad essere dritta e che, a lungo andare, può essere necessario correggere con uno specialista.

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E se la causa del mal di schiena fosse l’appendicite? – Foto | Arabonormannaunesco.it

Sottovalutare la situazione può essere quindi un grave errore, specialmente perché a volte la reale ragione può essere diversa da quello che tutti pensano. In casi simili sarebbe bene non perdere tempo e correre subito in ospedale. Pochi lo sanno, ma un dolore lombare persistente potrebbe indicare una condizione di appendicite retrocecale, ovvero retroversa, che non genera altri sintomi. Consultare un medico in tempi rapidi può essere quindi la scelta migliore per capire se davvero si stia verificando una situazione simile.

Nella maggior parte delle situazioni, invece, il sintomo più frequente legato all’appendicite è un dolore persistente a livello dell’ombelico e nella parte superiore dell’addome, che si intensifica verso il lato destro. A questo, che può essere davvero fastidioso, possono poi aggiungersi difficoltà a urinare, costipazione, nausea, vomito e diarrea, dolori e gonfiori addominali e febbre.

La diagnosi può avvenire, così da ridurre ogni dubbio, attraverso l’analisi dei sintomi e la palpazione dell’addome. La cura prevede l’asportazione dell’organo interessato attraverso un intervento chirurgico, solo raramente si prova a procedere con un antibiotico prima che l’infiammazione peggiori. La ripresa è comunque possibile nell’arco di pochi giorni.

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