I Bronzi di San Casciano: tesori ritrovati nel fango di Berlino - ©ANSA Photo
L’esposizione dei Bronzi di San Casciano a Berlino rappresenta un evento di grande rilevanza culturale e archeologica. Dal 5 luglio al 12 ottobre 2023, la James-Simon-Galerie sull’Isola dei Musei accoglie questi straordinari reperti, che segnano la loro prima apparizione al di fuori dell’Italia dopo il successo al Palazzo del Quirinale e le esposizioni precedenti al Museo archeologico nazionale di Napoli e al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. I Bronzi, rinvenuti durante scavi tra il 2022 e il 2024 nel santuario termale del Bagno Grande a San Casciano dei Bagni, sono considerati una delle scoperte più significative degli ultimi decenni.
Questi reperti non sono solo un esempio di bellezza artistica, ma anche di straordinario stato di conservazione. Le statue e le teste in bronzo, accompagnate da migliaia di monete, ex voto anatomici e iscrizioni in etrusco e latino, offrono una visione affascinante della religiosità e delle pratiche votive del mondo antico. Il santuario, attivo per dieci secoli, ha avuto un ruolo cruciale nel periodo di transizione tra la cultura etrusca e quella romana, fungendo da luogo di culto dove i fedeli si immergevano nelle acque termali per cercare guarigione e fortuna.
Durante la conferenza stampa di presentazione della mostra, il Ministro della Cultura italiano, Alessandro Giuli, ha sottolineato l’importanza della scelta di Berlino come sede, esprimendo riconoscenza per la collaborazione tra Italia e Germania nella protezione del patrimonio culturale. Ha reso omaggio agli operai del cantiere di scavo, il cui lavoro è fondamentale per il successo delle operazioni archeologiche. La restituzione di reperti scavati illegalmente da parte della Fondazione culturale prussiana è stata un altro punto focale del suo intervento, dimostrando un impegno condiviso per la salvaguardia del patrimonio culturale.
Massimo Osanna, direttore generale Musei del Ministero della Cultura, ha definito questa scoperta un “punto di svolta” per l’archeologia italiana e internazionale. La storia del santuario di San Casciano, che risale al III secolo a.C. e ha visto un flusso costante di visitatori fino al IV secolo d.C., rappresenta un esempio di come la religiosità si intreccia con la vita quotidiana degli antichi.
Il professor Jacopo Tabolli, coordinatore scientifico dello scavo, ha espresso la sua emozione riguardo al lavoro svolto dal team di ricerca, enfatizzando l’importanza della preparazione e della precisione durante le operazioni di scavo. Ha evidenziato la paura di commettere errori che potessero compromettere il recupero e la comprensione dei reperti, specialmente riguardo alla loro funzione rituale.
Un altro aspetto chiave emerso durante la conferenza è stato l’approccio metodologico innovativo adottato negli scavi. Osanna ha parlato di una “rigorosa interdisciplinarità” che ha caratterizzato il lavoro, permettendo di contestualizzare i reperti nel loro significato culturale e rituale. Questa nuova visione sta aprendo la strada a interpretazioni più ricche e complesse del patrimonio archeologico.
La mostra di Berlino non si limita ai Bronzi di San Casciano. Il percorso espositivo è arricchito da opere della collezione di antichità classiche dei Musei di Berlino e votivi moderni provenienti dal Museum Europäischer Kulturen di Dahlem. Questo dialogo tra antico e contemporaneo crea un legame significativo tra le epoche, dimostrando che l’arte e la cultura, pur avendo origini specifiche, appartengono a tutti gli esseri umani.
Wolfram Weimer, Ministro tedesco della Cultura e dei Media, ha descritto i Bronzi di San Casciano come un “inestimabile arricchimento del patrimonio culturale italiano e, di conseguenza, del nostro patrimonio europeo comune”. Ha espresso gratitudine a tutti coloro che si dedicano alla cura e alla tutela di questi tesori, sottolineando l’importanza della cooperazione internazionale nel campo della cultura.
In conclusione, la mostra rappresenta un’opportunità non solo per ammirare reperti di straordinaria bellezza e significato, ma anche per riflettere sulla nostra comune eredità culturale. In un periodo in cui il dialogo tra le nazioni è più importante che mai, l’arrivo dei Bronzi di San Casciano a Berlino evidenzia l’importanza della collaborazione e della condivisione del patrimonio culturale, unendo le storie e le tradizioni di popoli diversi in un unico racconto di umanità.
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