La cerimonia commemorativa del 211° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri si è svolta in una location di grande significato per la città di Catania: piazza Franco Battiato, con vista sul lungomare di Ognina. Il generale Salvatore Altavilla, comandante provinciale dei carabinieri, ha aperto l’evento con parole di grande affetto e rispetto verso la comunità. “Siamo in un posto che sintetizza, a mio parere, come pochi altri, l’identità di questa splendida città,” ha dichiarato, sottolineando l’importanza di un impegno costante da parte delle Istituzioni nel recuperare territori in difficoltà e nel preservare ciò che è stato riconsegnato alla legalità.
L’importanza della gioventù
Il generale ha poi rivolto un saluto caloroso ai giovani e agli studenti presenti, sottolineando l’importanza del loro sguardo e dei loro bisogni. “Incrociare il vostro sguardo significa per noi carabinieri comprendere i bisogni del presente per potervi sostenere e al tempo stesso aiutarvi a costruire il futuro,” ha aggiunto, evidenziando il ruolo fondamentale che la gioventù gioca nel tessuto sociale e nella progettazione del domani. Questo abbraccio intergenerazionale è cruciale per garantire una società coesa e sicura.
Attività operative e risultati
Un passaggio significativo del suo intervento è stato dedicato ai giovani carabinieri che operano in contesti isolati o difficili. “Sono veri custodi della prossimità,” ha affermato Altavilla, esprimendo il suo sostegno a coloro che, con sacrificio e dedizione, operano in condizioni non sempre favorevoli. Ha voluto che la loro presenza fosse numerosa durante la cerimonia, in quanto rappresentano “la più autentica testimonianza dell’impegno e del sacrificio”. Queste parole non solo celebrano il loro lavoro, ma riconoscono anche le sfide quotidiane che affrontano, spesso in ambienti poco ospitali.
Il generale ha quindi presentato un resoconto dettagliato delle attività operative svolte nel corso dell’ultimo anno dalle 61 stazioni dei carabinieri presenti in 51 dei 58 comuni della provincia di Catania. Queste stazioni hanno svolto un ruolo cruciale, intervenendo nel 72% dei reati complessivi, con oltre 48.000 pattuglie, una media di 133 al giorno, anche in aree impervie e difficili da raggiungere. Questo impegno costante testimonia la presenza capillare dell’Arma sul territorio, elemento fondamentale per garantire sicurezza e tranquillità ai cittadini.
Tutela delle fasce vulnerabili
Particolare attenzione è stata riservata alla tutela delle donne, con il generale che ha evidenziato come l’Arma catanese abbia ricevuto 839 denunce per reati di genere lo scorso anno, un dato che rappresenta il 76% del totale. Questo è un segnale importante, poiché dimostra la fiducia che le vittime ripongono nelle forze dell’ordine e l’impegno dell’Arma nel sostenere le donne in difficoltà.
Inoltre, il contrasto e la prevenzione delle truffe agli anziani sono stati al centro dell’attenzione della cerimonia. Attraverso una proficua collaborazione con l’arcivescovo di Catania e i vescovi di Acireale e Caltagirone, sono stati organizzati incontri nelle chiese locali per fornire consigli utili e strategie di prevenzione contro i raggiri. Questa iniziativa ha dimostrato come il coinvolgimento della comunità e delle istituzioni religiose possa generare un effetto positivo, aumentando la consapevolezza e la protezione delle fasce più vulnerabili della popolazione.
Il generale Altavilla ha anche illustrato i risultati ottenuti dai reparti specializzati. Ad esempio, il NAS (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità) ha sequestrato oltre 183 tonnellate di alimenti nocivi, accertando 135 reati. Il NIL (Nucleo Inspezione del Lavoro) ha controllato 1.214 posizioni lavorative, riscontrando 564 irregolarità, tra cui ben 256 casi di lavoro nero. Questi dati evidenziano l’importanza dell’azione preventiva e repressiva dell’Arma, fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e il rispetto dei diritti dei lavoratori.
L’impegno dei Carabinieri non si ferma qui. Il Noe (Nucleo Operativo Ecologico), insieme ai carabinieri forestali e allo squadrone eliportato Cacciatori, ha realizzato operazioni di contrasto all’inquinamento e di protezione ambientale, lavorando in aree urbane e rurali ad alta criticità. Le operazioni hanno portato al rinvenimento di armi, esplosivi e ingenti quantità di droga, dimostrando l’efficacia della presenza dell’Arma in contesti critici.
Un momento toccante della cerimonia è stato riservato ai 51 militari feriti in servizio, di cui 18 a causa di aggressioni, e ai caduti, tra cui il ricordo dell’Appuntato Giuseppe Librizzi, scomparso dopo un lungo coma a seguito di un grave incidente mentre era in servizio. La commemorazione dei caduti rappresenta un momento di profonda riflessione e riconoscimento del sacrificio che i membri dell’Arma affrontano quotidianamente nel loro dovere di proteggere e servire la comunità.
L’evento ha rappresentato non solo un momento di celebrazione, ma anche una rinnovata promessa da parte dei Carabinieri di continuare a essere un punto di riferimento per la sicurezza e il benessere della comunità. La figura del carabiniere, come sottolineato dal generale, è quella di un custode della prossimità, sempre pronto a rispondere ai bisogni dei cittadini e a garantire un futuro migliore per le generazioni a venire.