Palermo, 8 giugno 2024 – Un nuovo avviso di conclusione indagini è stato notificato giovedì scorso a Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea regionale siciliana, nell’ambito dell’inchiesta che lo coinvolge per presunti reati di corruzione, peculato, falso e truffa. La Procura di Palermo ha aggiornato le accuse rispetto al primo avviso dello scorso luglio, ampliando il quadro e concentrandosi su alcuni episodi specifici.
Auto blu usata per scopi privati e falsi rimborsi: cosa contesta la Procura
Dagli atti emerge che non è più contestato il caso dei fondi per il Capodanno a Catania, che era al centro delle indagini iniziali. Al contrario, si allarga la contestazione sull’uso improprio dell’auto blu di servizio. Galvagno e il suo autista, Roberto Marino, sono accusati di aver utilizzato il veicolo per motivi personali, lontano dalle attività istituzionali.
Gli inquirenti sostengono che sono state presentate richieste di rimborso per viaggi mai fatti o non legati al lavoro pubblico. Alcuni documenti sarebbero stati modificati per giustificare queste spese. La Procura parla di “falsificazione delle richieste di rimborso”, un’accusa che si aggiunge a quella di truffa ai danni dell’ente.
L’indagine e le reazioni: Galvagno resta in silenzio
L’inchiesta, guidata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis, fa parte di un filone più ampio sulla gestione delle risorse e dei benefit all’interno dell’Assemblea siciliana. Già a luglio Galvagno aveva ricevuto un primo avviso di conclusione indagini, ma ora le contestazioni sono state riviste alla luce delle nuove verifiche.
Fonti vicine al presidente assicurano che Galvagno “si dichiara sereno” e pronto a chiarire tutto davanti ai magistrati. Ieri mattina è stato visto entrare a Palazzo dei Normanni poco dopo le 9.30, senza rivolgere parole ai giornalisti.
Le ipotesi della Procura e i prossimi passi dell’inchiesta
Gli investigatori parlano di almeno una decina di casi in cui l’auto blu sarebbe stata usata fuori dai compiti ufficiali. Le richieste di rimborso contestate riguarderebbero il periodo 2022-2023. Alcuni viaggi sarebbero stati documentati con ricevute e moduli ora sotto la lente dei magistrati.
L’avviso di conclusione indagini è un passaggio formale. Da qui Galvagno e Marino hanno venti giorni per presentare memorie difensive o chiedere di essere ascoltati. Solo dopo questa fase la Procura deciderà se andare avanti con una richiesta di rinvio a giudizio.
Assemblea in fermento: cresce la pressione su Galvagno
Dentro l’Assemblea regionale siciliana l’atmosfera è tesa. Alcuni consiglieri dell’opposizione hanno chiesto “massima trasparenza” e una relazione dettagliata sulle spese della Presidenza negli ultimi due anni. “Non si può permettere che l’istituzione venga messa in discussione per colpa di pochi”, ha detto ieri pomeriggio Michele Catanzaro, capogruppo del PD.
Nel frattempo, tra i corridoi di Palazzo dei Normanni si rincorrono voci su possibili dimissioni o passi indietro da parte di Galvagno. Al momento, però, nessuna decisione ufficiale è stata annunciata. Chi gli è vicino racconta che ha passato la giornata nel suo ufficio al secondo piano, vedendo solo pochi collaboratori fidati.
Alle 13.45, breve pausa caffè al bar interno: sguardo abbassato, pochi saluti con il personale. Poi è tornato in ufficio, chiudendo la porta dietro di sé.
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Meta title: Sicilia, nuove accuse per Galvagno: truffa e falso sull’uso dell’auto blu
Meta description: Nuovo avviso di conclusione indagini per Gaetano Galvagno: la Procura contesta truffa e falso sull’uso dell’auto blu.
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