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Futuro e arte: un viaggio da Boccioni a Schifano alla Reggia di Portici

Dal 25 ottobre 2025 al 12 aprile 2026, la Reggia di Portici, storica residenza reale nei pressi di Napoli, ospiterà una mostra unica dal titolo ‘Noismi. Per un futuro senza Ismi’. Curata da Michele Citro, l’esposizione si propone di esplorare il dialogo tra il Futurismo, un movimento artistico che ha segnato profondamente il XX secolo, e le pratiche artistiche contemporanee, creando un ponte tra passato e futuro attraverso l’arte.

Un percorso espositivo ricco di opere

La mostra si sviluppa in sedici sale degli Appartamenti Reali del Musa, i Musei della Reggia di Portici, e presenterà un totale di cinquanta opere. Tra i capolavori in esposizione, si potranno ammirare lavori di maestri storici come Umberto Boccioni, pioniere del Futurismo, e Mario Schifano, figura centrale nell’arte contemporanea italiana. Accanto a questi artisti, saranno presenti anche opere di Leoncillo Leonardi, Tano Festa e Vettor Pisani, creando un confronto diretto tra diverse visioni artistiche e temporali.

Un’analisi critica del Futurismo

Una delle peculiarità di questa mostra è la sua intenzione di non limitarsi a una celebrazione del Futurismo, ma di analizzarne l’impatto e la rilevanza nel contesto artistico attuale. Michele Citro, il curatore, sottolinea l’importanza di una “prospettiva nuova, critica e costruttiva” per raccontare le visioni futuristiche. L’esposizione si propone di esaminare come le idee e i principi del Futurismo possano ancora influenzare e ispirare gli artisti contemporanei, dai linguaggi tradizionali a quelli più innovativi, come l’arte digitale e l’intelligenza artificiale.

Artisti e opere in mostra

Il percorso espositivo inizia con Mario Schifano, le cui opere, caratterizzate da un linguaggio visivo innovativo, offrono una chiave di lettura per comprendere la transizione dall’arte moderna a quella contemporanea. L’arte decorativa navale di Leoncillo Leonardi presenta un’altra dimensione del Futurismo, in cui la bellezza si fonde con la funzionalità, riflettendo l’interesse del movimento per il dinamismo e il movimento.

Il capitolo dedicato a Umberto Boccioni è particolarmente significativo. Opere come “Sviluppo di una bottiglia nello spazio” e i surmoulage dell’Antigrazioso, provenienti dalla collezione privata del mecenate Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, rappresentano l’apice della sua ricerca artistica, mettendo in discussione la staticità della scultura e abbracciando l’idea di movimento come essenza dell’arte.

Accanto a questi lavori storici, l’esposizione includerà anche artisti contemporanei come Marzia Ratti, la cui “ars bioetica” stimola riflessioni sui temi della vita e della tecnologia, e MiTch Laurenzana, il quale esplora il dialogo tra arte e intelligenza artificiale.

Un’esperienza immersiva

La Reggia di Portici, un luogo di grande valore storico e culturale, si pone quindi come un centro vitale per la creatività e la ricerca. La mostra ‘Noismi. Per un futuro senza Ismi’ non si limita a una semplice rassegna di opere, ma si configura come un vero e proprio percorso estetico e didattico. Il visitatore è invitato a partecipare a un’esperienza immersiva, in cui le opere non solo parlano del passato, ma pongono interrogativi sul futuro dell’arte e sulla direzione che essa potrebbe prendere.

In un’epoca in cui le tecnologie digitali e l’intelligenza artificiale stanno cambiando profondamente il nostro modo di vivere e di percepire il mondo, l’arte offre una risposta, un rifugio e una riflessione critica su questi cambiamenti. Con ‘Noismi’, il Musa non si limita a preservare la memoria del Futurismo, ma invita il pubblico a esplorare le possibilità di un futuro che, pur radicato nella storia, si proietta verso l’innovazione e la creatività. La mostra promette di essere un’esperienza indimenticabile, capace di stimolare il pensiero critico e la riflessione su come l’arte possa continuare a evolversi in un mondo in costante cambiamento.

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