Catania, 1 novembre 2024 – Domenica 3 novembre Catania festeggerà i 224 anni dalla nascita di Vincenzo Bellini, il grande compositore nato qui nel 1801 e ancora oggi uno dei suoi figli più celebri. L’appuntamento è per le 20 al Duomo di Catania, dove andrà in scena il tradizionale concerto per l’anniversario di Bellini, che chiuderà la diciassettesima edizione del Bellini Festival. L’ingresso è gratuito, come confermato dagli organizzatori.
Una serata di musica nel cuore della città
Sul palco del Duomo saliranno il Coro lirico italiano Vincenzo Bellini, diretto da Pietro Valguarnera, insieme all’orchestra del Festival Belliniano e alla pianista Anna Maria Calì. La bacchetta sarà affidata a Delio Cassetta. In programma, una selezione delle pagine più note di Vincenzo Bellini, come il “Te Deum” e il “Credo”. Ma non solo: spazio anche a grandi classici di altri maestri, dal primo movimento del “Gloria” di Antonio Vivaldi all’“Aria sulla IV corda” e “Jesus bleibet meine Freude” di Johann Sebastian Bach.
Non mancheranno brani del repertorio sacro come il “Regina coeli” di Lotti, l’“Ave Verum Corpus” di Mozart, il celebre “Canone” di Pachelbel e il “Tollite Hostias” di Saint-Saëns. Tra le arie previste, “Pietà Signore” di Stradella, l’“Ave Maria” attribuita a Caccini e “La Vergine degli Angeli” di Giuseppe Verdi. A interpretarle saranno il soprano Debora Intilisano e il basso Salvo Todaro, già noti al pubblico locale.
Il festival che tiene viva la memoria di Bellini
La diciassettesima edizione del Bellini Festival, fondata e diretta dal regista e scenografo Enrico Castiglione, è partita il 23 settembre, giorno del 190° anniversario della morte del compositore. Da allora la città si è animata con una serie di concerti, alternati tra Catania e Taormina. L’anteprima era stata proprio a Taormina, il 13 settembre, con il Bellini Opera Gala. Nei giorni successivi si sono succeduti appuntamenti con artisti italiani e stranieri.
Gli organizzatori parlano di un’affluenza superiore alle aspettative. “Il festival è ormai un punto fermo per chi ama la lirica e vuole riscoprire Bellini in chiave moderna”, ha detto Enrico Castiglione.
Un evento che coinvolge tutta la città
Il concerto del 3 novembre non è solo musica. È un momento di incontro per la comunità catanese. Intorno al Duomo, in questi giorni, si vedono i preparativi: transenne, tecnici al lavoro, qualche turista che si ferma a chiedere. “Questo evento lo sentiamo davvero nostro”, racconta Maria, che abita in via Etnea. “Ogni anno veniamo qui con la famiglia, è una tradizione”.
L’accesso gratuito, confermato anche quest’anno, dà la possibilità a tutti di partecipare. Un dettaglio importante in una città dove la cultura spesso fa da collante sociale. Le autorità locali hanno sottolineato il valore della manifestazione. “Bellini è parte della nostra identità”, ha detto l’assessore alla Cultura, Barbara Mirabella. “Festeggiare il suo compleanno significa ricordare le radici della nostra storia”.
Bellini e Catania: un legame indissolubile
Nato proprio a Catania nel 1801, Vincenzo Bellini è tra i più grandi compositori dell’opera italiana dell’Ottocento. Le sue opere – da “Norma” a “La Sonnambula”, passando per “I Puritani” – sono ancora oggi tra le più rappresentate nei teatri di tutto il mondo. A Catania il suo nome è ovunque: dal teatro comunale all’aeroporto, dalle scuole ai monumenti.
Ed è proprio lì, tra le navate illuminate del Duomo, che la sua musica tornerà a raccontare una storia che non è solo della città ma di tutta la cultura italiana. Un appuntamento che si rinnova ogni anno, tra passato e futuro.





