Famiglie in attesa degli arretrati dell’Assegno Unico: finalmente la notizia che aspettavano tutti

Sono in tanti a domandarsi quando gli arretrati dell’Assegno Unico verranno erogati. Facciamo chiarezza sulla situazione.

L’Assegno Unico rappresenta senza ombra di dubbio uno dei sussidi di primaria importanza per i nuclei familiari con uno o più figli. Corrisposto mensilmente, il suo importo varia sulla base dell’Isee della famiglia e può essere incrementato grazie ad una serie di specifiche maggiorazioni previste qualora ulteriori requisiti vengano rispettati.

Come ricevere arretrati dell'assegno unico 2024
Isee e assegno unico, cosa fare per non perdere gli arretrati (arabonormannaunesco.it)

Gli importi coprono il periodo di vita di un figlio dal settimo mese di gravidanza fino al 21esimo anno di età ma nel caso di figli con disabilità l’erogazione proseguirà per la sua intera vita. In tale contesto sono in tanti a domandarsi quando riceveranno gli arretrati, ovvero le somme spettanti dell’Assegno Unico non ancora versate.

Assegno Unico 2024, quando arrivano gli arretrati?

Sono due le condizioni che i genitori che beneficiano dell’Assegno Unico per conto dei figli devono verificare nel dettaglio per fare in modo di poter ricevere gli arretrati del sussidio. E tengono conto del fatto che si tratti di una nuova domanda oppure di una domanda già attiva con Isee da aggiornare. Infatti il valore dell’Isee deve essere comunicato annualmente effettuando un aggiornamento del documento entro i tempi previsti per stabilire quali siano redditi e patrimoni dell’anno di riferimento. Solo con un Isee sempre aggiornato si potrà dunque ricevere l’Assegno Unico ed avere anche diritto agli eventuali arretrati.

Assegno unico e arretrati: cosa fare entro il 30 giugno
Assegno unico, la scadenza per l’isee in caso di nuova domanda (arabonormannaunesco.it)

Ebbene per poter ricevere le somme spettanti da marzo 2024 bisognerà necessariamente presentare l’Isee aggiornato entro il 30 giugno 2024 in caso di domanda di Assegno Unico già attiva. In tal modo tutte le somme non corrisposte da marzo a giugno saranno versate insieme alla prima erogazione. La stessa scadenza vale anche nel caso in cui si tratti della prima presentazione dell’istanza. Ricordiamo che chi pur avendo una domanda attiva non ha ancora aggiornato l’Isee entro la prima scadenza, ovvero quella del 29 febbraio, sta al momento ricevendo l’importo minimo dell’Assegno Unico.

Ma provvedendo alla presentazione della DSU aggiornata entro fine giugno le somme non corrisposte non andranno perse. L’Inps ricorda che per tutte le domande presentate dal 1° marzo al 30 giugno dell’anno di riferimento verranno erogati tutti gli arretrati a partire da marzo in poi. Pertanto qualora un nucleo familiare invii la domanda nel mese di maggio 2024 riceverà in ogni caso, a conguaglio sul primo ‘cedolino’, tutte le somme spettanti anche dei mesi precedenti ad esso. Con erogazione prevista nell’ultima settimana del mese che fa seguito a quello di invio della domanda.

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