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Esplorando i confini dell’anima: da Gauguin a Hopper

L’esposizione “Confini. Da Gauguin a Hopper” è un progetto espositivo straordinario che si svolge nelle sale recentemente restaurate dell’Esedra Levante di Villa Manin, a Passariano di Codroipo, in provincia di Udine. Questo evento culturale, aperto fino al 12 aprile 2026, offre un’opportunità unica per esplorare il concetto di confine attraverso 130 opere d’arte provenienti da 42 musei di tutto il mondo. Curata da Marco Goldin, la mostra si distingue come una delle più significative tra le centinaia di esposizioni organizzate nella sua carriera, invitando i visitatori a immergersi in un tema che risuona profondamente nelle nostre vite.

esplorare il confine interiore

La mostra si articola in diverse sezioni, ognuna delle quali affronta il concetto di confine da una prospettiva unica. La prima sezione invita a riflettere sul confine interiore attraverso una selezione di autoritratti. Opere di artisti come Munch, Modigliani e Giacometti offrono uno sguardo intimo, rivelando le fragilità e le complessità dell’animo umano. Goldin sottolinea come i volti “bruciati” e “carnali” di Modigliani e Giacometti siano emblematici di questa esplorazione interiore.

il viaggio verso l’altrove

La mostra prosegue con una sezione dedicata all’“altrove”, un viaggio esotico in cui artisti come Paul Gauguin hanno cercato di trovare il proprio confine lontano dalla propria terra natale. Gauguin, in particolare, trae ispirazione dalle culture polinesiane, creando opere che riflettono il suo desiderio di evadere dalla società europea. Questa ricerca di un mondo più autentico e primitivo è un tema ricorrente che invita il visitatore a esplorare non solo il confine geografico, ma anche quello culturale e spirituale.

l’arte del cielo e dell’universo

Nella sezione finale, la mostra si concentra sul cielo, presentando opere che spaziano dai romantici come Caspar David Friedrich a Claude Monet. Qui, il cielo non è solo un elemento esteriore, ma diventa un dato interiore, dove l’arte di Mark Rothko si fa portavoce di emozioni profonde. Le sue opere sfidano il visitatore a confrontarsi con il proprio io, ponendo interrogativi sul significato della propria esistenza e sul rapporto con l’universo.

un’esperienza culturale imperdibile

“Confini da Gauguin a Hopper. Canto con variazioni” è uno dei punti focali di GO! 2025&Friends, un’iniziativa che accompagna il programma ufficiale di GO! 2025, in occasione della Capitale europea della Cultura. Promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dall’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale – Erpac Fvg, l’esposizione è organizzata da Linea d’ombra. La scelta di Villa Manin come sede non è casuale; il palazzo storico offre un contesto ideale per interrogarsi su temi di grande rilevanza storica e sociale.

L’esposizione “Confini. Da Gauguin a Hopper” rappresenta quindi non solo un viaggio attraverso la storia dell’arte, ma anche un’opportunità per riflettere sui nostri confini interiori e su come questi si riflettano nel mondo esterno. Un’occasione imperdibile per chiunque desideri esplorare la complessità dell’animo umano attraverso le opere di alcuni dei più grandi maestri dell’arte.

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