Demenza giovanile in aumento: come si manifesta, rischi, cure

La demenza non si manifesta solo in età avanzata. Purtroppo sono in grande crescita i casi legati all’età giovanile.

La demenza è spesso associata agli anziani, ma esiste una forma meno conosciuta e altrettanto devastante che colpisce persone più giovani: la demenza giovanile. Questa condizione, che si verifica in individui di età inferiore ai 65 anni, presenta sfide uniche e richiede un’attenzione speciale sia da parte dei pazienti che dei loro caregiver.

Demenza giovanile, casi in aumento
Demenza giovanile: un fenomeno in grande crescita – (arabonormannaunesco.it)

La demenza giovanile è un termine ombrello che comprende diverse malattie neurodegenerative che causano declino cognitivo e funzionamento cerebrale compromesso in individui relativamente giovani. A differenza della demenza negli anziani, la demenza giovanile può avere un impatto significativo sulla vita lavorativa, familiare e sociale dei pazienti, che spesso si trovano ancora in piena attività lavorativa o genitoriale.

La demenza giovanile può avere un impatto devastante sulla vita del paziente e dei suoi cari. Le persone colpite possono affrontare la perdita dell’indipendenza, della capacità lavorativa e della relazione coniugale o familiare. I caregiver spesso devono affrontare una maggiore responsabilità nell’assistere il proprio caro, gestire i cambiamenti comportamentali e affrontare le sfide finanziarie associate alle cure a lungo termine.

Come si manifesta la demenza giovanile

Secondo uno studio condotto dai ricercatori UniMore, l’incidenza della demenza giovanile è di 74 persone ogni 100.000 abitanti. Questa forma di demenza può essere causata da una serie di malattie neurodegenerative, tra cui la demenza fronto-temporale, la demenza a corpi di Lewy, la demenza da idrocefalo normoteso, la malattia di Creutzfeldt-Jakob e la malattia di Parkinson.

Demenza giovanile, casi in aumento
Come si manifesta la demenza giovanile – (arabonormannaunesco.it)

Fattori come la bassa scolarizzazione, la classe sociale, l’isolamento sociale, l’ipoacusia, l’ipotensione ortostatica, il diabete, la depressione, gli ictus, le malattie cardiache, l’abuso di alcol e i livelli elevati di proteina C-reattiva sono stati identificati come possibili rischi per lo sviluppo della demenza giovanile.

I sintomi della demenza giovanile possono variare a seconda della malattia sottostante, ma spesso includono problemi di memoria, difficoltà di linguaggio, cambiamenti di personalità e problemi comportamentali. Poiché questi sintomi possono essere attribuiti erroneamente allo stress, alla depressione o ad altre condizioni, la diagnosi precoce può essere sfidante e richiede un’approfondita valutazione medica, compresi test neurologici, di imaging cerebrale e analisi del sangue.

Per ridurre il rischio di demenza giovanile e migliorare la salute cognitiva in generale, è consigliabile adottare uno stile di vita sano, che includa leggere, ascoltare musica, impegnarsi in attività cognitive stimolanti, seguire una dieta equilibrata ricca di antiossidanti, fare esercizio fisico regolarmente e coltivare relazioni sociali.

Attualmente non esiste una cura per la demenza giovanile, ma ci sono molte strategie che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Questi includono trattamenti farmacologici per controllare i sintomi comportamentali, terapie occupazionali e del linguaggio per mantenere le abilità cognitive e interventi psicologici per supportare pazienti e caregiver.

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