Congedo di 2 anni retribuito: l’INPS ha comunicato i nuovi massimali da rispettare

In arrivo nuovi massimali per l’indennità e la contribuzione figurativa relativi al congedo straordinario. Ecco le nuove direttive dell’INPS.

Il congedo straordinario è un periodo di assenza dal lavoro, della durata massima di due anni (frazionabili anche in giorni), che può essere richiesto da un lavoratore dipendente che presta assistenza a un familiare disabile grave.

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Da quest’anno sono in vigore nuovi massimali per l’indennità del congedo straordinario (arabonormannaunesco.it)

Si tratta, dunque, di uno strumento fondamentale per consentire di conciliare la vita professionale con i doveri di cura.

Durante il congedo straordinario, il beneficiario ha diritto a percepire un’indennità, pari all’ultimo stipendio ricevuto prima dell’inizio dell’astensione. La prestazione, tuttavia, viene determinata solo sulle voci fisse della retribuzione, ad esclusione di quelle variabili (ad esempio, gli incentivi).

Il lavoratore in congedo ha diritto anche all’accredito dei contributi figurativi, utili ai fini previdenziali e assicurativi. Non si matura, invece, il diritto alle ferie, alla tredicesima e al Trattamento di Fine Rapporto.

Di recente, l’NPS ha stabilito dei nuovi massimali sia per la retribuzione sia per la contribuzione figurativa, che sono stati oggetto di rivalutazione. Cosa cambierà per il 2024? Scopriamolo.

Indennità e contribuzione figurativa per il congedo straordinario: in arrivo importanti novità

Con la Circolare n. 21 del 25 gennaio 2024, l’INPS ha comunicato delle importanti novità relative al congedo straordinario.

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Nuove regole su indennità e contributi figurativi per caregivers (arabonormannaunesco.it)

In particolare, è stata modificata la retribuzione mensile e la determinazione della contribuzione figurativa per i dipendenti che si assentano dal lavoro per assistere familiari disabili gravi. Il provvedimento dell’Istituto di Previdenza ha fissato le nuove soglie massime per l’erogazione dello stipendio e l’accredito dei contributi durante il periodo di congedo straordinario.

Dal 2011, infatti, al pari delle altre prestazioni, anche l’indennità spettante a coloro che beneficiano del congedo 104 viene rivalutata ogni anno, per adeguarla al tasso di inflazione registrato. In pratica, si tiene conto della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

In questo modo, si garantisce che la retribuzione sia consona al quadro economico del momento e che preservi, nel tempo, il suo reale valore.

Ma quali sono le innovazioni relative al congedo 104 comunicate dall’INPS con la Circolare dello scorso 25 gennaio? In che modo influiscono sullo stipendio e la contribuzione figurativa? Per l’anno in corso, ci sarà una variazione sul massimale dell’indennità e dei contributi spettanti durante il periodo di congedo.

Il limite massimo totale dello stipendio e dei contributi sarà pari a 56.586 euro. Questa soglia si applicherà anche alle Amministrazioni che riconoscono trattamenti economici sostitutivi dell’indennità che, dunque, dovranno adeguarsi alle direttive dell’Istituto di Previdenza.

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