Roma, 31 dicembre 2025 – Le classifiche di fine anno della musica italiana, pubblicate oggi dalla FIMI alle 10 del mattino, raccontano un panorama vario e, in parte, sorprendente: La Nina domina la classifica degli album più ascoltati, seguita da Zen Circus e Delta V. Tra i singoli, la vera sorpresa è Laszlo, che chiude il 2025 in testa.
Un anno di numeri insoliti
Secondo i dati FIMI, basati sugli streaming sulle piattaforme principali e sulle vendite fisiche, l’album “L’ultima notte” di La Nina ha superato le 87mila copie equivalenti, tra download e ascolti digitali. Un risultato che, come ha confessato la stessa artista sui social subito dopo l’annuncio delle classifiche, “a gennaio nessuno se lo sarebbe immaginato, nemmeno io”. Gli Zen Circus, storica band toscana, con “Sotto il vulcano” si sono piazzati al secondo posto, restando nella top 5 per quasi nove mesi di fila. Al terzo posto i Delta V, che tornano a numeri importanti a vent’anni dall’ultimo grande successo.
Marco Lorenzi, responsabile comunicazione della FIMI, ha confermato i dati: “Questi risultati mostrano la forza della scena indipendente. Un pubblico sempre più trasversale – ha detto – premia progetti lontani dai circuiti tradizionali”.
Singoli: Laszlo conquista la vetta
Nel mondo dei singoli a spuntarla è stato il giovane Laszlo con “Nero pece”, un brano uscito dalla piccola etichetta Ramen Music che ha iniziato a girare nelle radio quasi in sordina a metà aprile. Stando ai dati di Spotify Italia e Apple Music, la canzone ha superato i 30 milioni di streaming, lasciandosi alle spalle “Vetri rotti” di Anna Petit (seconda) e “Forse domani” di Gianmaria.
Per gli addetti ai lavori questo successo parla chiaro: “È la prova – spiega Giulia Giordano, speaker di Radio Popolare – che storie intime e testi più misurati trovano ancora spazio tra le hit. Probabilmente proprio perché sono diverse dal solito”.
Reazioni dagli artisti e commenti dal settore
Le prime reazioni sono arrivate stamattina. La Nina ha condiviso una foto dal suo studio a Milano ringraziando “le persone vere che ascoltano i dischi dall’inizio alla fine”. Gli Zen Circus su X (ex Twitter) hanno scritto poche parole: “Grazie a chi ci ha sostenuto in tutti questi mesi di fatica”. Più articolati i Delta V: in una nota hanno parlato di “un anno che ci ha ridato energia”, citando pubblico e collaboratori come motori della loro rinascita.
Non è passata inosservata l’assenza dalle prime posizioni dei big del pop: nessuno tra Mahmood, Blanco o Elodie compare nella top five. Un segnale forte rispetto agli anni scorsi. Andrea Recchia, direttore editoriale di Rockit, commenta così: “Il 2025 è stato un anno di passaggio. Meno tormentoni estivi e più spazio a progetti nati dal basso”.
Bilancio finale tra conferme e novità
La fotografia tracciata dalla FIMI racconta un anno fuori dai soliti schemi. Gli album e i singoli più ascoltati portano spesso storie personali forti o scelte musicali meno scontate. Lo stesso Laszlo lo ammette nell’intervista rilasciata ieri sera a un quotidiano romano: “Non avevo previsto niente di tutto questo. Ho scritto quello che sentivo davvero da dire. Il resto è arrivato quasi per caso”.
Molti progetti usciti all’ultimo Festival di Sanremo restano fuori dalle posizioni più alte (anche se rimangono amatissimi soprattutto dai più giovani secondo TikTok), ma la classifica FIMI sembra dire che nel 2025 il pubblico italiano ha cercato nuove voci e suoni freschi.
Le previsioni per il nuovo anno sono già partite. Lorenzi ricorda: “Il mercato è cambiato. Oggi non basta un singolo tormentone per emergere. Chi riesce a creare una comunità attorno alla propria musica parte avvantaggiato”.
Nei prossimi mesi si capirà se questa tendenza continuerà anche nel 2026. Per ora però una cosa è certa: La Nina, Zen Circus e Delta V sono stati i protagonisti della musica italiana negli ultimi dodici mesi. E i numeri dimostrano che il pubblico li ha scelti con decisione.





